Terra e Popolo: domani una manifestazione per tutto il territorio

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"Il movimento Terra e Popolo circa un anno fa (il 15 settembre) ha organizzato una manifestazione alla Stazione di Rossano contro il taglio delle ferrovie sulla costa ionica, e per quella manifestazione pesano ancora sulla testa di 14 cittadini delle denunce per “interruzione di pubblico servizio”, come se quello quello ferrovie dalle nostre parti fosse veramente un servizio.

Qualche mese dopo - si legge in una nota del movimento - abbiamo partecipato alla manifestazione in difesa del nostro ospedale, siamo saliti sul tetto ed abbiamo esposto il nostro pensiero rispetto al criminale piano di rientro messo in atto dalla regione: “Il vero buco della Sanità è questa classe dirigente”.

Fin dalla nostra nascita stiamo conducendo una battaglia per un ciclo dei rifiuti moderno ed economico, per la raccolta differenziata finalizzata al riciclo, sensibilizzando le istituzioni e, qualora fossero sorde, denunciando le loro scelte scellerate le quali, purtroppo, sono all'ordine del giorno.

Da mesi stiamo conducendo una battaglia per il decoro del mare e dell'intero territorio, denunciando lo stato penoso dei depuratori, il degrado dei canali di scolo, le deficienze della rete fognaria. Potremmo andare avanti a lungo, ma è per le stesse ragioni che domani parteciperemo alla manifestazione “Giustizia per la Sibaritide” scaturita dalle proteste contro la soppressione del Tribunale di Rossano. La chiusura del Palazzo di Giustizia rappresenta un altro passo verso l'abbandono ed il degrado del nostro territorio, l'ennesimo caso di servizio pubblico smantellato.

Non è nostra intenzione difendere l'operato del Tribunale, il quale di certo deve essere migliore, più trasparente e funzionale per i cittadini. Ad ogni modo abbiamo una certezza che vale per il tribunale, per le ferrovie, per la sanità, per la scuola: i responsabili sono pochi e facilmente individuabili; ma quando un servizio pubblico non funziona a pagare è il cittadino, quando il servizio pubblico è soppresso a pagare è il cittadino.

Il nostro movente, fin dalla nascita, è la costruzione di un sud diverso, la valorizzazione delle tante risorse dei nostri territori anche attraverso il rinnovamento radicale della classe dirigente, rinnovamento che perseguiamo senza tentennamenti o perplessità. Ma la valorizzazione del territorio passa anche da un'inversione di tendenza: è necessario arrestare lo smantellamento progressivo e sistematico di ogni servizio al cittadino. Con questo spirito parteciperemo domani alla manifestazione ed invitiamo tutta la cittadinanza del comprensorio ad unirsi a noi."