Cgil Cisl Uil su collocamento pubblico in edilizia
Riceviamo e pubblichiamo una nota congiunta dei Segretari Generali CgIl-Cisl- Uil A. Sposato- A. Russo- R. Castagna e dei Segretari Generali Fillea Filca Feneal A. Di Franco- M. Venulejo- B. Marte in merito al collocamento pubblico in edilizia:
“Nella giornata di mercoledì 11 settembre a Castrovillari presso la sede della Cgil Comprensoriale si è svolto un incontro unitario fra le tre Confederazioni Territoriali (guidate dai tre Segretari Generali Angelo Sposato- Antonio Russo e Roberto Castagna) unitamente alle rispettive Federazioni dei sindacati delle costruzioni Fillea Cgil- Filca Cisl- Feneal Uil (rappresentate dai tre Segretari Generali di categoria Antonio Di Franco- Mauro Venulejo- Bruno Marte). La discussione unitaria ha avuto ad oggetto l’ analisi delle opere pubbliche infrastrutturali già finanziate che nei prossimi mesi dovrebbero essere cantierate. Si tratta della S.S. 534 (Firmo-Sibari), dell’ A3 Sa/Rc (Campotenese- Laino) e della S.S. 106 (Roseto-Sibari) opere già finanziate per circa un (1) miliardo e 500 milioni di euro. Cantieri che aperti e a regime dovrebbero occupare almeno 2000 lavoratori fra diretti ed indotto.
Una grande ed importante opportunità che oltre a recuperare il grosso deficit infrastrutturale del territorio rappresenta una grossa opportunità per il tessuto economico e sociale fortemente segnato da una crisi economica aggravata da un sempre più profondo isolamento istituzionale. Tante risorse pubbliche e molti posti di lavoro che potrebbero svegliare appetiti illeciti e gestioni clientelari in mano anche alla malavita organizzata capaci di controllare il mercato del lavoro vanificando la speranza dei tanti disoccupati e lavoratori collocati in mobilità del settore e non solo.
Da qui l’ esigenza di lanciare una proposta forte e determinata che miri al collocamento pubblico quale elemento di forte trasparenza e legalità , questa la proposta che le organizzazioni sindacali lanciano alle grosse imprese affidatarie (Astaldi,Impregilo,CMB, Ghella e Vidoni) oltreché all’ Anas ed al mondo delle istituzioni tutte.
Regole trasparenti che rilancino il ruolo dei centri per l’ impiego e degli enti bilaterali del settore delle costruzioni e che incrocino altresì la grande esigenza di formazione e di attenzione alla sicurezza. Politiche attive del lavoro che potrebbero dare sollievo se pur in minima parte all’ esercito dei disoccupati e dei percettori di ammortizzatori sociali ordinari ed in deroga sempre più in difficoltà causa la carenza delle risorse finanziarie che generano gravi ritardi nei pagamenti. Un segnale di fiducia anche per i tanti giovani che spesso rinunciano anche a cercarlo il lavoro perché non hanno il c.d. “sponsor “ e preferiscono in misura sempre maggiore abbandonare la nostra terra.
Un modo anche per premiare la meritocrazia , la professionalità di chi ha perso il lavoro. Trasparenza e regole nell’ acceso al lavoro significano più legalità, più fiducia nelle istituzioni che in una terra come la Calabria si traducono in meno spazio per la ‘ ndrangheta che sempre più assume le caratteristiche di organizzazione volta al controllo delle persone e del territorio. Nei prossimi giorni si chiederà un incontro al Prefetto, all’ Anas , alla Provincia ed al mondo delle imprese per avviare un confronto costruttivo sulla proposta del Sindacato Unitario. Una sfida culturale che potrebbe segnare il riscatto dei tanti lavoratori calabresi che vogliono continuare a vivere ed a lavorare nella propria terra.”