Asp Cosenza, Tribunale del malato: “Negativi i risultati del direttore del distretto sanitario”

Cosenza Salute

Il Tribunale per i Diritti del Malato dell’Alto Tirreno Cosentino tira le somme dei primi mesi di gestione Bernaudo, direttore del neo distretto sanitario del Tirreno cosentino, assumendo come negativi i risultati della sua attività. “L’attività sinora svolta dalla dottoressa Bernaudo appare aver prodotto risultati alquanto caotici e non particolarmente afferenti ad una organica gestione e organizzazione del distretto del Tirreno cosentino”; questo è il commento dell’avvocato Domenico Oliva, coordinatore territoriale del Tribunale del malato con sede a Diamante, il quale ne spiega i motivi aggiungendo: “la prima bomba esplosa nelle mani della Bernaudo è stata quella dell’inchiesta sull’assenteismo presso la struttura di Praia a Mare, che dipende dal distretto sanitario, che ha reso noto un andazzo generale frutto di una mentalità tipicamente locale e certamente contrastante con i valori di efficienza ed operatività che avrebbero dovuto essere alla base della salvezza della struttura di Praia a Mare, continuamente a rischio chiusura. In questa ottica, inoltre, basti pensare che pare siano state trasmesse all’ASP e alla stessa Bernaudo delle comunicazioni in cui si metteva in evidenza la mancata esecuzione, da parte di alcuni membri del personale ospedaliero, delle attività di presa in carico del paziente al suo arrivo nella struttura o nel reparto di emodialisi, lasciando la gestione del paziente e la sua movimentazione ad operatori del terzo settore. Senza nulla aggiungere sulla scandalosa vicenda del servizio di accompagnamento dei dializzati che sta assumendo la connotazione di una squallida situazione in cui il paziente non solo vede continuamente cambiare le associazioni che garantiscono il servizio ma viene sottoposto anche ad una pressione psicologica dalle stesse che, a tutti i costi, devono tagliare fuori l’associazione esclusa dalla stessa Bernaudo con provvedimenti che appaiono essere caratterizzati da una probabile forte irregolarità legale.” Alle dure parole utilizzate il coordinatore del TDM aggiunge terminando: “La recente notizia, diramata dal ministro, di ulteriori tagli di spesa alla sanità lascia pensare che la crisi non è ancora terminata ed ad essa bisogna far fronte con qualità di oculatezza, efficienza, capacità, competenza e con provvedimenti mirati che non devono e non possono essere dei meri tentativi o frutto di clientelismo e corruzione; di quella corruzione che ancora una volta ha portato la Calabria ad essere seconda in Italia per negatività, per quanto si apprende dal rapporto dell’ISPE. Mi meraviglia quindi che alla sua nomina la Bernaudo sia stata considerata persona competente e con alte capacità gestionali; i fatti danno torto a tale idea.”