Polizia provinciale Cosenza, due denunce per armi
Gli agenti del Distaccamento di San Giovanni in Fiore, hanno sorpreso due persone in località Zarella, agro di Spezzano della Sila, denunciandone una per porto abusivo di arma da fuoco e un’altra per consegna di arma a persona priva di porto d’armi.
Gli agenti della Polizia Provinciale di Cosenza operanti presso il Distaccamento di San Giovanni in Fiore, agli ordini del Comandante del Corpo, Giuseppe Colaiacovo, nello scorso fine settimana, hanno effettuato numerosi controlli in Sila, per prevenire e reprimere atti di bracconaggio. Durante uno di questi servizi, finalizzato al contrasto del bracconaggio alla selvaggina stanziale, in particolare Cinghiale e Lepre, gli agenti dapprima hanno sanzionato amministrativamente alcune persone che praticavano la caccia alla Lepre in difformità a quanto previsto dalle vigenti norme in materia, in seguito si sono recati in una zona a confine con il Parco Nazionale della Sila dove hanno attuato un’articolata perlustrazione a piedi tra i boschi di Zarella in agro di Spezzano della Sila. In questa zona, nel fitto dei boschi di pini, al limite di alcune aree aperte, hanno individuato una persona munita di un fucile calibro 20, gli agenti appostatesi poco distante hanno potuto seguirne tutti i movimenti, intervenendo sul posto è constatando che l’uomo era privo di porto d’armi poiché scaduto. Per D.G. di anni 49, residente a Luzzi (Cs) è scattata la denuncia a piede libero per esercizio della caccia con porto d’armi scaduto, inoltre gli è stata irrogata una sanzione amministrativa di 924 euro poiché lo stesso non aveva effettuato i necessari versamenti al fine di poter svolgere l’attività venatoria. Contestualmente, il personale della Polizia Provinciale intervenuto, accertava che l’arma non era di proprietà di D.G., rintracciando subito dopo il legittimo proprietario, M.F., di anni 29, residente a Luzzi (Cs), che veniva denunciato all’autorità giudiziaria anch’esso, per aver consegnato un’arma a persona priva di porto d’armi. Sequestrati un fucile calibro 20, alcune munizioni, materiale da caccia, due radioline portatili e della documentazione. La Polizia Provinciale di Cosenza è impegnata in prima linea contro il bracconaggio è per il rispetto delle varie norme in materia di armi e munizioni, spesso impiegate proprio nell’attività venatoria.