Intercettazioni: Osce boccia ddl, "criminalizza i giornalisti"

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Intercettazioni: Osce boccia ddl, "criminalizza i giornalisti"

L'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa boccia il disegno di legge sulle intercettazioni. Il ddl, ha affermato Dunija Mijatovic, "colpisce il giornalismo investigativo in Italia nonostante diversi avvisi da parte del mio ufficio. Esso indica un atteggiamento volto a criminalizzare il lavoro giornalistico". Per l'Osce il ddl va ritirato o rivisto secondo gli standard internazionali della liberta' di espressione. "I giornalisti", afferma la nota della rappresentante dell'OSCE, "devono poter liberamente scrivere su tutti i fatti di pubblico interesse e in grado di scegliere come condurre un'indagine responsabile. Nella sua forma attuale, il disegno di legge contraddice gli indirizzi dell'Osce, in particolare quando proibisce l'utilizzo di diverse fonti e materiali confidenziali che potrebbero rivelarsi necessari per un giornalismo d'inchiesta al servizio della democrazia". L'Osce si riferisce, in particolare, alle restrizioni sulla pubblicazione di documenti giudiziari o investigativi prima dell'inizio dei processi; all'introduzione di multe fino a 450.000 euro per gli editori, che rischiano anche fino a 30 giorni di carcere, e fino a 10.000 euro per i giornalisti che pubblicano il contenuto di intercettazioni prima dell'inizio del processo; alla condanna penale per chi, non "giornalista professionista", registra o filma persone senza la loro approvazione.