Rimpatriata salma badante ucraina uccisa nel Reggino
La salma di Tatyana Huropyatnyk, la giovane badante ucraina di 42 anni, uccisa e bruciata a Brancaleone il 16 settembre scorso, è stata riportata e tumulata nel suo paese, a Kremenenk, nella regione ucraina della Poltava sul fiume Dnepr, a circa trecento chilometri dalla capitale Kiev. Lo rende noto, con un comunicato, Il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che si era subito occupato del caso. Ad accogliere in Ucraina la salma della donna c'era la figlia Jullia e gli altri familiari.
Il feretro era partito venerdì alla volta dell'Ucraina, dopo che erano stati espletati, nei giorni scorsi, tutti gli adempimenti burocratici ed era arrivata l'autorizzazione della magistratura. A sostenere le spese (3000 euro) per il rientro nel suo paese della salma di Tatyana sono stati il comune di Brancaleone e il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che ha dato un suo personale contributo.
Il Consolato Ucraino di Napoli, che ha organizzato il rientro della salma, ha voluto pubblicamente ringraziare il comune di Brancaleone e Corbelli per questo gesto di solidarietà. Corbelli aveva annunciato che avrebbe contribuito a pagare le spese per il rimpatrio della salma di Tatyana. Cosa che ha fatto. (AGI)