Intimidazioni, Nucera: non è più possibile tollerare
“Non è più possibile tollerare intimidazioni ed attentati che minano la serenità delle nostre comunità locali, ed in particolare, degli amministratori che quotidianamente perseguono gli interessi generali dei loro cittadini”.
È quanto afferma il Segretario Questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera dopo l’ennesima intimidazione che ha visto, questa volta, destinatario il vice sindaco ed assessore al Bilancio del Comune di Locri Raffaele Sainato.
“Esprimo la mia più sincera solidarietà e vicinanza personale all’amico Raffaele Sainato – prosegue il consigliere regionale Giovanni Nucera – invitantolo ed esortandolo, come ha fatto, a non cedere nella sua battaglia di cittadino e di amministratore per l’affermazione dei principi di correttezza amministrativa e rispetto dei valori morali posti a base del suo impegno politico e dell’Amministrazione di cui è parte importante”.
“È però tempo di andare oltre la solidarietà e le dichiarazioni di principio. La politica calabrese, la società civile di questa Regione, dai capoluoghi di provincia, ai centri più piccoli, non può più tollerare quotidiani tentativi di condizionamento criminale alle istituzioni”.
Ho molto apprezzato la decisione del vicesindaco Sainato, nonostante il turbamento scaturito dal chiaro segnale intimidatorio ricevuto, di partecipare, quella stessa mattina, ad una riunione della Giunta comunale di Locri. Non è stata solo una dimostrazione di coraggio, che onora Raffaele Sainato e la sua famiglia, ma – prosegue Nucera - della responsabilità civica che guida la sua attività di amministratore in un Comune difficile come Locri”.
“Sappia, l’amico Raffaele Sainato, di non essere solo in questa sua missione per la difesa della democrazia e per una corretta convivenza civile a Locri ed in tutta la Calabria. Ma c’è la necessità, come ho già avuto modo di ribadire in tante altre simili circostanze, di risposte legislative e repressive decisive. Individuare i colpevoli, isolare coloro che pretendono di condizionare la vita di tutti è un dovere della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, ma – conclude il consigliere regionale Giovanni Nucera – occorre la collaborazione di tutti, di ciascuno secondo il proprio livello di partecipazione e adesione alla società civile, altrimenti ogni azione, per quanto tempestiva ed efficace risulterà inutile. A danno di tutti”.