Progetto “Scuola di calcio...scuola di vita": il plauso del Settore Giovanile Scolastico Figc Calabria
Non si può fare calcio senza comprendere che la squadra è il luogo in cui crescere e maturare una coscienza solidale, in cui imparare che, in campo, il rispetto per le regole, per l'avversario e l'arbitro viene prima di ogni vittoria. Ciò che conta davvero non è il risultato di una partita, il gol in più o in meno, ma la formazione dei giovani. E' la logica che sta alla base dell'operare del Coordinamento regionale del Settore per le Attività Giovanili e Scolastiche Calabria della Federazione Italiana Giuoco Calcio, che non ha potuto fare a meno di esprimere il suo plauso per il progetto "Scuola di calcio... scuola di vita", promosso dall'A.S.D. Sambiase 1962 in collaborazione con l'Istituto comprensivo statale "Borrello-Fiorentino" e cofinanziato dal Comune di Lamezia Terme.
Un apprezzamento che ha trovato posto nelle parole di soddisfazione e di ringraziamento del Coordinatore federale regionale, Piero Lo Guzzo, espresse nel corso della conferenza stampa di presentazione, svoltasi alcuni giorni fa presso la sede della Giunta comunale di Lamezia Terme, alla quale hanno partecipato anche il direttore generale del Sambiase Calcio, Antonio Caroleo, l'assessore comunale allo sport, Rosario Piccioni, l'assessore comunale al bilancio, Antonino Costantino, e il presidente della Consulta comunale per lo sport, Sergio Servidone.
“Sono sconvolto positivamente”, ha affermato Lo Guzzo nel commentare l'iniziativa del Sambiase Calcio, che, attraverso la sinergia di docenti scolastici e formatori sportivi, e con il coinvolgimento delle famiglie, consentirà da mercoledì prossimo, e per ogni mercoledì dell'anno scolastico, a tanti bambini e ragazzi di seguire un percorso non solo sportivo, ma anche e soprattutto educativo, usufruendo della struttura sportiva “Gianni Reda” di via Savutano, gestita dalla stessa Sambiase Calcio; e tanto senza sopportare alcun costo.
Lo sport, quindi, scende in campo per vincere contro i disagi e le difficoltà economiche di tante famiglie lametine, senza escludere gli immigrati e i rom. “Il campo di calcio - ha detto Lo Guzzo - deve diventare una palestra di valori umani e sociali aperta a tutti. Proprio con progetti di stampo sportivo e solidale come Scuola di calcio... scuola di vita, occorre rilanciare quei valori quale l'accoglienza e l'inclusione sociale troppo spesso dimenticati in una comunità distratta dal consumismo e dall'individualismo”.