Parisi (Pentakàris): “Siamo sicuri che il teatro Cilea è di tutti?”

Reggio Calabria Attualità
Martino Parisi

“Siamo sicuri che il teatro Cilea è di tutti? No perché quando si parla di associazioni culturali o vengono coinvolte tutte quelle presenti sul territorio o non ci si riempie la bocca solo per avere qualche spazio sulla stampa locale”. Il presidente dell’Associazione culturale musico-teatrale “Pentakàris” Martino Parisi non le manda certo a dire e, arrabbiato e deluso, precisa che “l’arte non ha un colore politico e la si deve fare perché davvero è parte integrante della crescita dell’individuo”.

Perché in questa città non si riesce a fare squadra, a scendere insieme per strada, in piazza per lottare e difendere un nostro patrimonio quale il teatro Francesco Cilea? Nessuno vuole blasoni né galloni ma poi, chissà per quale strano motivo, si fa una battaglia individuale non tenendo in considerazione gli artisti locali, le competenze didattiche di esperti del settore e le associazioni che hanno saputo portare fuori dall’ambito regionale il nome e il vero volto della Calabria.

Quella Calabria che ha tanti professionisti validi e sapienti, quella Calabria che non getta la spugna anche se dietro ci sono logiche e giochi ai quali molte associazioni scelgono di non parteciparvi perché la cultura, l’arte non si fa per accontentare il singolo ma per la comunità, per far crescere e rendere uomini e donne migliori i nostri figli.

L’apertura del teatro Cilea è necessaria, è un dovere delle nostre istituzioni restituire alla città la culla dell’arte reggina, perché non si può arrestare il percorso culturale che ha intrapreso questa terra. Certo, quando si parla di puntare sugli artisti locali, qualcuno dovrebbe ricordarsi che nell’elenco delle associazioni vi è anche la Pentakàris. Questa non vuole essere una sterile rivendicazione o polemica, né una propaganda per sponsorizzare gli artisti e le professionalità dell’associazione culturale Pentakàris che, sinceramente non ne hanno bisogno. Anche perché, quando siamo stati contattati dalle ex amministrazioni, abbiamo spesso fornito il nostro contributo gratuitamente per la città.

La cultura è un investimento e non un misero costo. Eppure, sembra che oggi, l’operato, gli spettacoli, i nostri concerti natalizi che hanno riempito le piazze di Reggio Calabria sono stati dimenticati da tutti. In un progetto culturale di ampio livello, non possono mancare figure di rilievo con competenze specifiche nel settore e sono certo che noi potremmo fornire un prezioso contributo nella riorganizzazione di questo piano artistico. Non ci sono artisti di serie A o B, ci sono tanti artisti che hanno voglia di esibirsi per far vivere quel tempio dell’arte da sempre privato dei suoi figli”.