A Reggio i carabinieri celebrano la Virgo Fidelis
Il 22 novembre, alle 11 a Reggio Calabria, presso la Cattedrale, verrà officiata la Santa Messa in onore della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri.
La funzione sarà celebrata da Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria – Bova alla presenza delle autorità provinciali, delle rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d’Arma e di tutti i Carabinieri in servizio ed in congedo.
La scelta della "Virgo Fidelis", come celeste Patrona dell'Arma, è ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, diventa caratteristica peculiare dell'Arma dei Carabinieri che ha per motto: "Nei secoli fedele".
Virgo Fidelis è il titolo di onore e di lode con il quale la Chiesa invoca la Madonna, Maria madre di Gesù, nelle Litanie Lauretane. Titolo, che insigni cultori Mariani dimostrano risalire al periodo compreso tra l’XI – XII secolo e che esprime tutto il significato della vita di Maria e della Sua missione di Madre e di Corredentrice del genere umano affidataLe da Dio.
La diffusione e l'affermazione del culto alla "Vergine Fedele" si è allargata anche grazie all’accostamento con "l’Arma Benemerita” in un binomio che evoca rassicurazione nel cuore degli italiani.
L’11 novembre 1949 Papa Pio XII, accogliendo il voto unanime dei cappellani militari dell’Arma e dell’Ordinario Militare per l’Italia, Arcivescovo Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, promulga un Breve Apostolico sul postulato mariano dell’Arma dei Carabinieri, scegliendo la VIRGO FIDELIS quale Patrona dell’Arma – in relazione, come detto, al motto araldico “Nei Secoli Fedele” – e fissandone la ricorrenza al giorno 21 del mese di novembre, in cui cade la festa religiosa della Presentazione di Maria Vergine, ma anche l’anniversario della battaglia di Culqualber,.
Nella stessa occasione lo stesso Ordinario Militare scrisse la preghiera alla Virgo Fidelis.
Inoltre il 21 novembre per l’Arma dei Carabinieri ricorre il 72° anniversario della battaglia di Culqualber e la giornata dell’orfano.
Gli orfani sono da sempre, per l’Arma, elemento di collegamento con il passato e con il sacrificio dei Carabinieri immolatisi per la Patria.
L’Arma dei Carabinieri è organo tutorio dell’Ente Morale O.N.A.O.M.A.C. (Opera Nazionale di Assistenza per gli orfani dei militari dell'Arma dei Carabinieri) fondato il 15 maggio 1948 e che oggi assiste circa 1.100 orfani a cui eroga un sussidio annuale, distinto per fasce d'età, sino al compimento degli studi, mentre per gli orfani disabili l’assistenza è a vita.
L’Opera non riceve contributi dallo stato e le disponibilità finanziarie sono date dai contributi volontari mensili elargiti su base volontaria dai militari di ogni grado dell’Arma dei Carabinieri (che rappresentano il 90% circa delle entrate, motivo di vanto e orgoglio per l’Arma poiché testimonianza concreta del legame ideale che unisce l'Istituzione alle famiglie dei colleghi meno fortunati), da elargizioni liberali da parte degli stessi militari nonché di privati cittadini estimatori dell’Arma.