Azione Democratica (Pd). Legittime le elezioni Giampà e Muraca: “D’Attorre si dimetta”
“Le dichiarazioni del commissario regionale del Partito democratico on. Alfredo D’attorre, deputato catanzarese, sono da ritenersi arroganti e irresponsabili poiché lo stesso D’attorre non ha alcun titolo per intervenire nei procedimenti elettorali congressuali chiaramente codificati dal regolamento nazionale per il congresso e da quello regionale approvato dallo stesso D’attore e dal coordinamento regionale del partito. L’on D’attorre, che è stato il più forte sponsor del “bersaniano” Enzo Bruno, ora tenta di sabotare la libera e legittima scelta degli iscritti e dei militanti del Pd che, liberamente e senza costrizioni hanno scelto Muraca e Giampà alla guida del partito di Catanzaro”
Questo quanto sostiene in una nota Azione Democratica per il PD nella provincia di Catanzaro nelle quale aggiunge che “All’on D’attorre, dopo queste dichiarazioni non resta che una sola scelta: quella di dimettersi e di andare via definitivamente dalla Calabria. Al presidente della Commissione Regionale per il congresso Mario Paraboschi – continua la nota - vogliamo soltanto dire che non riconosciamo né a lui né a quanti hanno adottato la sciagurata e tragica delibera della stessa commissione regionale per il congresso in data 15 novembre 2013, alcuna funzione di terzietà e di garanzia perché lo stesso Paraboschi è stato legittimamente fatto oggetto di dure e fondate critiche da parte della commissione provinciale per il congresso e senza dimenticare che la stessa commissione regionale da lui presieduta ha omesso, irresponsabilmente, di rispettare i tempi e le modalità precise contenute nel regolamento congressuale regionale”.
“Peraltro – prosegue Azione democratica - è noto il sostegno che Mario Paraboschi, vecchio arnese della nomenclatura di sempre, assicura a Enzo Bruno e che, da solo evidenzia la sua scarsa credibilità e correttezza formale e sostanziale rispetto alla funzione ricoperta che avrebbe dovuto essere onorata con comportamenti diametralmente opposti a quelli squallidamente evidenziati durante la fase congressuale. Noi andremo avanti e non ci faremo intimidire da farneticanti dichiarazioni che – conclude la nota - sottendono soltanto il vuoto politico ed un malcelato desiderio di rivincita che non può avere alcuna cittadinanza politica”.