Movimprese, saldo negativo nell’artigianato a Crotone

Crotone Attualità

Nel III^ Trimestre 2013, il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese nel trimestre estivo, nella provincia di Crotone, è stato di -16 unità. A determinarlo hanno concorso 48 iscrizioni di nuove imprese (28 in meno rispetto allo stesso trimestre del 2012) e 68 cessazioni di imprese esistenti, al lordo delle cancellazioni d’ufficio (in diminuzione di 49 unità rispetto all'anno scorso).

Seppure esigui, si tratta di valori che rispecchiano le difficoltà dell’economia artigiana del territorio crotonese.

Per le iscrizioni si tratta di un dato peggiore rispetto a quello dello scorso anno; discorso inverso va invece fatto per le cessazioni che hanno fatto segnare il secondo valore più alto degli ultimi quattro anni, dopo quello record del 2012.

Guardando alle forme giuridiche, in termini assoluti il crollo del saldo è da ascrivere alle ditte individuali (-17 unità, il 106,2% di tutto il saldo) ed alle società di persone che perdono 4 unità.

Tra le imprese artigiane tengono solo le società di capitali con +2 unità.

“I dati relativi al III trimestre confermano le preoccupazioni già sollevate nei precedenti mesi – è il commento del Presidente dell’Ente camerale incenzo Pepparelli – Purtroppo la crisi sta facendo sentire pesantemente i suoi effetti ed a soffrirne è un settore di grande importanza per il nostro territorio quale l’artigianato. Tuttavia, se pensiamo che l’artigiana è la via maestra per tramandare la tradizione e l’identità di un luogo e di una comunità, la chiusura esponenziale di imprese artigiane rappresenta un campanello di allarme non soltanto a livello economico ma soprattutto sociale e culturale”.

“Bisogna, dunque, individuare degli strumenti per agevolare la successione d’impresa, facilitando, ad esempio, l’accesso al credito o individuando e promuovendo appositi percorsi formativi – conclude Pepparelli - per contrapporre alla ‘fuga’ delle nuove generazioni ed allo spopolamento del tessuto socio-imprenditoriale, nuove motivazioni per restare e contribuire alla rinascita del territorio”.