Spettacolo: a Morano Calabro va in scena “Ferdinando” di Annibale Ruccello
Domenica alle 18,30 terzo appuntamento all’auditorium comunale con la rassegna di TeatroMusica 2013-2014 ideata ed organizzata da L’Allegra Ribalta, sotto la direzione artistica di Franco Guaragna. Protagonisti della scena saranno gli attori della Compagnia Vulimm’ Vulà di Pozzuoli con “Ferdinando”, la commedia – capolavoro di Annibale Ruccello, il commediografo partenopeo che la critica ha definito il migliore esponente della drammaturgia napoletana post-eduardiana.
La compagnia puteolana ha raccolto consensi e premi in tutta Italia con la messinscena di questo spettacolo ambientato nella campagna napoletana nell’agosto 1870. Il Regno delle Due Sicilie è caduto e la baronessa borbonica Donna Clotilde nella sua villa vesuviana si è «ammalata» di disprezzo per il re sabaudo e per l’Italia piccolo-borghese nata dalla recente unificazione. Con lei nella villa c’è donna Gesualda, cugina povera e zitella, con il ruolo di infermiera e l’unico uomo che frequenta la casa è Don Catellino, curato dotto e vizioso.
A sconvolgere lo stagnante equilibrio domestico è l’arrivo del sedicenne Ferdinando, che getterà lo scompiglio nella casa, riaccendendo passioni sopite e smascherando vecchi delitti. “Credo che Annibale Ruccello, in questo testo, abbia voluto principalmente mettere in rilievo le peculiarità di una nobiltà che resta a testa alta nonostante la caduta, - spiega la regista Roberta Principe - la durezza di un popolo forte nonostante si rassegni alla sottomissione, le mille forme della Chiesa, che riesce ad adattarsi ad ogni epoca per restare comunque in piedi.
Ruccello ha innalzato, con “Ferdinando”, un monumento alla Napoletanità, proponendola non solo come una lingua ricca di storia e cultura, ma anche come un’anima, una veste, una personalità che dovrebbe appartenere ad ognuno di noi. Questo testo è pieno di passione! E’ un pugno nello stomaco, perché non ha gabbie costruite attorno alle battute, che arrivano, dirette, alla testa ed al cuore dello spettatore. E’ irriverente, per certi versi, ma è vero, spontaneo, ma soprattutto attuale!”
Il testo fu rappresentato per la prima volta nel febbraio del 1986, pochi mesi prima della prematura scomparsa del geniale autore napoletano. Vincitore di due Premi IDI: uno nel 1985 come testo teatrale, e un secondo nel 1986, come miglior messinscena, allestita personalmente da Ruccello con la splendida scenografia di Franco Autiero e interpretata da Isa Danieli, musa ispiratrice e destinataria di questo testo. Sul palco dell’auditorium comunale di Morano ci saranno Roberta Principe nei panni di Donna Clotilde, Jenny Brascio in quelli di Donna Gesualda. Mentre Don Catellino sarà interpretato da Gennaro Saturnino e Ferdinando da Andrea Patricelli.