Congresso del Partito comunista dei lavoratori
Sabato 7 e domenica 8 dicembre 2013 si è svolto presso la sede di Archi il 3° congresso provinciale del PCL. Ai lavori hanno partecipato gli iscritti ai 6 nuclei territoriali presenti in provincia. La relazione del coordinatore uscente, Antonio Messineo, ha insistito sui caratteri della crisi economica che rovescia sulla società guasti drammatici e trasforma il Sud italiano nel nuovo Mezzogiorno d’Europa. Essa poi sconvolge ancor più una realtà segnata dal fallimento del modello Reggio e dal dominio della borghesia mafiosa.
Di fronte all’assenza di reali margini riformisti solo un’alternativa che rovesci i rapporti di forza tra le classi è l’unica via concretamente risolutiva per i giovani e i lavoratori. Anche nelle prossime elezioni comunali vale questo orientamento.
Il PCL invita PRC e PdCI a rompere con il PD, sempre più strutturalmente espressione della borghesia, a sostenere una candidatura comunista alternativa al centro destra, al centro sinistra e al populismo reazionario di Grillo per dare così fiducia al popolo della sinistra. Il PCL propone inoltre di coordinare le forze dell’opposizione sociale per dare vita a iniziative di risposta alla crisi.
Dopo gli interventi del PdCI, della FIOM, di SEL e del Centro Sociale Cartella, si è sviluppato il dibattito congressuale. Dopo le conclusioni del compagno Pino Siclari (della Direzione Nazionale) sono stati approvati i documenti nazionali e un ordine del giorno che assume i contenuti e le proposte della relazione e del dibattito.
E’ stata infine eletta la delegazione che rappresenterà la sezione provinciale reggina al 3° congresso nazionale (Rimini 3/6-01-2014).