Giovane ucciso e bruciato nel Vibonese: madre, “chiedo giustizia”
"Voglio conoscere la verità sull'eliminazione di mio figlio e capire definitivamente cos'è successo la sera della sua scomparsa. Ormai non ho più pace ed aspetto da anni che venga fatta giustizia". Questo il nuovo accorato appello di Mariangela Grillo, la madre di Antonio Giurlanda, il ragazzo 28enne di Soriano Calabro, nel Vibonese, scomparso il 27 gennaio 2008 e ritrovato carbonizzato nel bagagliaio della propria auto nelle campagne di Gerocarne, in località "Signoretti-Cuturello", sempre in provincia di Vibo Valentia.
Nel gennaio 2011, la Procura di Vibo aveva emesso un avviso di conclusione delle indagini nei confronti di due indagati, un giovane di Soriano ed un altro di Gerocarne, ipotizzando a loro carico le accuse di omicidio, detenzione di arma da fuoco, distruzione di cadavere e danneggiamento seguito da incendio. Da allora, però, nessun passo in avanti ha compiuto l'inchiesta in quanto la richiesta di rinvio a giudizio non è stata mai avanzata dalla Procura.
"Voglio solo giustizia - spiega in una nota la madre di Giurlanda - e se qualcuno sa, è giunto il momento che parli". Il pm Fabrizio Garofalo, ipotizzando una lite dopo un pranzo a Gerocarne fra la vittima ed i due indagati, aveva chiesto per questi ultimi una misura restrittiva indagati, ma il gip non aveva ravvisato la sussistenza di elementi tali da giustificare l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. (AGI)