Natale: in Calabria crisi profonda, badget spese sotto 100 euro
La speranza è tutta concentrata nella settimana di Natale, non tanto per invertire un trend che è fortemente negativo ma, quanto meno, per "ridurre lo sfascio".
Ma il budget messo a disposizione per le spese di questo periodo si è assottigliato notevolmente e, secondo uno studio di Confcommercio, non supera i 100 euro per oltre il 60 per cento dei calabresi. Se le festività natalizie, dunque, sono sempre state una boccata d'ossigeno per tanti settori dell'economia, quest'anno in Calabria sono diventate l'ultima spiaggia. Una sorta di tentativo estremo, per molte attività commerciali di non affondare. L'analisi, preoccupata ed a tratti quasi disperata, arriva dal presidente regionale della Confesercenti, Antonino Marcianò.
"La situazione e' pessima", ha esordito il responsabile dell'associazione di categoria commentando all'AGI le prospettive di vendita per questo periodo di feste. "Vogliamo attendere i risultati della settimana di Natale prima di dare un giudizio definitivo - ha detto Marciano' - quando speriamo possa esserci una impennata dei consumi che almeno possa ridurre lo sfascio. La verita' e' che piu' che la crisi dei consumi c'e' l'impossibilita' dei consumi, perche' non ci sono piu' risorse. Prima le famiglie riducevano l'importo medio dello scontrino, oggi si guarda al numero dei prodotti e si penalizza fortemente la qualita'".
Da Confesercenti arriva anche un allarme legato all'aspetto psicologico della crisi: "C'e' un contesto che non spinge ai consumi, perche' le incertezze occupazioni e quelle legate alla crisi portano le famiglie a non spendere in ogni caso. A questo - ha spiegato il presidente - si aggiunge che proprio i giorni che precedono il Natale i cittadini sono tartassati da tributi e tasse, aumentando la preoccupazione e le difficolta'". C'e', pero', il tentativo di infondere coraggio: "Lo stiamo dicendo con forza ai nostri associati - afferma Marciano' - che occorre guardare avanti con coraggio, perche' deve esserci una via di uscita. Un auspicio positivo, vista l'evoluzione degli ultimi tempi che pero' deve tramutare le parole in fatti. Per questo aspettiamo di vedere gli effetti della Legge di stabilita', che non devono essere solo economici ma anche di serenita'. Occorre una iniezione di fiducia, a partire dalle banche, perche' ormai abbiamo sperimentato tutte le possibili soluzioni".
Il contesto che emerge in Calabria, secondo le varie associazioni di categoria, è complesso per tutti i settori. A soffrire di più è l'abbigliamento, con una media di un -25 per cento, seguita dall'alimentare con un -10 per cento, ma ad evidenziare una crisi galoppante c'è il settore delle tecnologie che fino ad oggi ha retto tutti gli urti e che ora segna per la prima volta una flessione. Ci sono poi realtà in cui l'allarme è ancora più forte, con la Confcommercio di Reggio Calabria che segnala addirittura un -40 per cento di media e una preoccupazione molto elevata per quelle attività commerciali che, davanti ad una conferma di questo trend, non avrebbero altra soluzione che abbassare le saracinesche.
Vitaliano Castagna, responsabile indagini e studi per Confcommercio Catanzaro, evidenzia che nel "territorio regionale, si evince come ben il 61,5% dei consumatori stanzierà un budget inferiore ai 100 euro, il 38,5% tra i 100 ed i 300 euro. Coloro che più degli altri hanno ridotto il budget per gli acquisti per i regali di Natale sono risultati in prevalenza i consumatori più giovani (fino a 34 anni, causa problemi di lavoro) e quelli più avanti negli anni (oltre 64 anni, causa disponibilità economica), i centri più grandi rispetto a quelli di piu' piccole dimensioni, che più di altre parti del nostro territorio tendono a concentrare i tratti più evidenti della crisi in atto".
La tendenza, dunque, secondo Confcommercio, è quella di spendere poco e solo per cose utili: "Tre calabresi su quattro - sottolinea l'associazione di categoria - faranno regali "gastronomici" seguiti da giocattoli e giochi per bambini (61%); bene anche libri, smartphone e prodotti per la cura della persona, in aumento rispetto al 2012; mentre articoli di abbigliamento, calzature e vino, ma anche regali più importanti, come elettrodomestici e viaggi, saranno, invece, meno presenti quest'anno sotto l'albero; quasi 8 calabresi su 10 sono intenzionati a spendere complessivamente meno rispetto allo scorso Natale e aumentano gli acquisti di importi minimi; i propri familiari restano i principali destinatari dei regali (56%), seguono i parenti (50%), ma sono tanti anche coloro che acquisteranno il regalo per se (42,8%)". (AGI)