Crotone: estorcevano denaro con figli in auto, due arresti
Nella serata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Crotone, hanno arrestato: Armando Covelli, 33 anni, commerciante crotonese e Antonio Russo, 39 anni, elettricista crotonese, entrambi già noti alle forze dell’ordine, responsabili, in flagranza, dei reati di estorsione ed usura in concorso.
In particolare, i Militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia, in seguito ad una denuncia presentata da un 37enne impiegato crotonese in stato di gravi difficoltà economiche, accertavano con incessante attività di osservazione, controllo e pedinamento che la vittima chiedeva ed otteneva in più occasioni, da Russo, vari prestiti in piccole somme di denaro a fronte delle quali, successivamente era stato costretto sotto minaccia da parte dello stesso Russo e da Covelli a consegnargli vari assegni di importo complessivo ben superiore alle cifre precedentemente ottenute.
La vittima, inoltre, sarebbe stata ripetutamente minacciata anche per tramite dei propri familiari, ai quali venivano prospettate delle gravi conseguenze dovute al mancato pagamento delle somme di denaro prestate.
Pertanto, i Carabinieri, dopo aver concordato con la vittima l’ora ed il luogo dell’incontro con Russo ed Covelli, si sono appostati attendendo pazientemente il momento della consegna.
L’incontro è effettivamente avvenuto nella serata di ieri, in una via della zona “Tufolo” della città. Ad osservare l’incontro vi erano ovviamente i Carabinieri, appostatisi nel corso della mattinata. Verso le 15, è giunto sul posto il giovane impiegato e subito dopo è stato raggiunto dai due soggetti, con a bordo della propria autovettura due ragazzini che dovevano essere accompagnati alla scuola calcio.
Avvenuta la consegna, i militari appostati, testimoni oculari di tutta la vicenda, sono intervenuti uscendo allo scoperto intimando l’ALT ai due soggetti in flagranza di reato.
A quel punto Russo ed Covelli sono stati immediatamente bloccati nei pressi del punto d’incontro e sottoposti a perquisizione personale. Uno di questi è trovato in possesso di 500 euro, appena consegnatigli dalla vittima quale acconto dei 30.000 euro precedentemente richiesti.
Nel corso delle perquisizioni domiciliari, sono stati rinvenuti vari assegni e documenti relativi – secondo gli inquirenti - all’attività di usura. Pertanto gli arrestati, su disposizione del Sostituto Procuratore, Ivan Barlafante, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Crotone.