Tribunale Rossano, Trento: impegno concreto Psi nazionale
“Geografia giudiziaria. Ripristinare il Tribunale di Rossano, in ragione del tasso di impatto della criminalità organizzata. Guardare anche alla specificità territoriale del bacino di utenza e alla situazione infrastrutturale. Il Senatore (PSI) Buemi è il primo firmatario di una mozione socialista presentata al Governo, sottoscritta anche dal senatore Riccardo Nencini Segretario Nazionale PSI e dal Senatore Fausto Longo.
- A darne notizia, in stretta collaborazione e dialogo con lo stesso Buemi, è l’assessore provinciale alle politiche del territorio (PSI), Leonardo Trento che coglie l’occasione per sottolineare ancora una volta l’impegno del senatore socialista piemontese, corredato ormai da numerose iniziative in Senato ed anche sul territorio, a difesa del presidio rossanese, ingiustamente privato di una dignità e di una funzione non soltanto storica ma essenziale e necessariamente rispondente alla domanda ed esigenza di giustizia di questa importante area della provincia di Cosenza. -
È evidente – dichiara Trento – l’impegno concreto assunto e mantenuto, giorno dopo giorno, dal senatore Buemi su questa assurda vicenda territoriale che ci vede coinvolti. Ed è altrettanto evidente l’interessamento diretto del Partito Socialista nazionale su nostra sollecitazione. Sulla chiusura del Tribunale di Rossano – aggiunge – sembra purtroppo prevalere un’asfittica logica burocratica nella quale assume caratteri ormai ridicoli l’inesistente peso politico del Ministro della Giustizia e del Governo tutto. Del resto – conclude Trento – non é riuscito, ad oggi, a produrre risultati tangibili l’appello, del quale ci siamo fatti interpreti nelle settimane scorse, ad una maggiore e concreta determinazione di tutte le forze politiche affinché si potesse determinare una inversione di rotta.
La soppressione del Tribunale di Rossano – si legge nella mozione socialista – si configura come palese violazione delle linee guida sulla revisione della geografia giudiziaria per favorire le condizioni di accesso ad un sistema giudiziario di qualità, redatte il 21 giugno 2013 dalla Commissione europea per l’efficienza della giustizia (Cepej) del Consiglio d’Europa, visto che la distanza da Castrovillari è di 60 chilometri (con punte di distanza, da altri comuni del circondario, superiori ai 100 chilometri), con solo una strada statale assai disagevole (paradossalmente, Cosenza è più facilmente raggiungibile) e senza mezzi pubblici di collegamento né reti ferroviarie.
I provvedimenti – si legge ancora nelle premesse – con i quali veniva autorizzata la prosecuzione dell’indicata attività giudiziaria, sono stati, in alcuni casi, contestati e disapplicati dai dirigenti degli Uffici giudiziari, determinando ulteriori problemi e causando il disorientamento negli operatori di giustizia. Al riguardo, il caso del Tribunale di Rossano è particolarmente deplorevole, visto che l’autorizzazione ha riguardato anche la trattazione dei procedimenti penali, eppure il relativo decreto è stato inspiegabilmente disatteso dal presidente del tribunale di Castrovillari.”