Polizia: Catanzaro, si è insediato il neo questore Carella
Continuità nel lavoro svolto dal suo predecessore, impegno e dedizione, massima apertura nei confronti del dialogo con i cittadini. Sono questi i punti cardine su cui il neo questore di Catanzaro, Vincenzo Carella, che si è insediato oggi alla guida della Questura del capoluogo calabrese, succedendo a Guido Marino, chiamato a capo della Questura di Napoli. Carella, 59 anni, è stato alla guida della Questura di Lecce, dopo avere volto quaranta anni nella pubblica amministrazione, in vari ruoli, nella polizia di Stato. Incontrando i giornalisti, Carella ha voluto sottolineare il proprio saluto "a tutti i cittadini della provincia di Catanzaro".
"Sono onorato di assumere la direzione della Questura di Catanzaro - ha aggiunto - che fino a ieri ha avuto un grandissimo funzionario che è stato gratificato con un grande incarico ed al quale voglio esprimere il mio in bocca al lupo". Proseguirò nel solco della continuità e mi impegnerò a portare avanti tutto il lavoro iniziato da lui". Rispetto alle sue esperienze professionali, Carella ha spiegato: "Ho un percorso professionale variegato ma con una estrazione operativa. Mi sono formato nella squadra Mobile di Bari che ho diretto per otto anni". Tra i suoi trascorsi, c'è anche un'altra esperienza calabrese, tra il 1996 e il 1997, alla guida del Nucleo antisequestri in Calabria, che all'epoca aveva sede a Bovalino (RC). Quindi, con vari ruoli, è stato anche nelle Questure di Matera, Lecce e alla polizia di frontiera di Bolzano, fino a guidare la Questura di Pordenone, Brindisi e Lecce. "Ho conosciuto la mia destinazione il 17 dicembre scorso - ha proseguito Carella - quindi mi riservo di affrontare tematiche sulla situazione dell'ordine pubblico in provincia.
Da parte mia c'è il massimo impegno e dedizione alle funzioni di polizia di Stato e delle forze dell'ordine in questa provincia. Spero di poter raggiungere i risultati con la collaborazione dei cittadini". Proprio su questo tema, il neo questore di Catanzaro si è soffermato evidenziando che "è indispensabile il massimo colloquio e la collaborazione con la gente. Affronteremo ogni cosa se ci sarà la collaborazione e il colloquio con i singoli cittadini e varie rappresentanze di categoria, di associazioni e istituzionali che vorranno portare un contributo". (AGI)