Ciancio (Fuci): necessità di una cultura universitaria
“La cultura rappresenta il sistema vaso-circolatorio di qualsiasi istituto umano - così dichiara il Presidente Emerito della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) di Catanzaro, Sebastian Ciancio - eppure c’è ancora oggi chi la considera come un accessorio, magari prestigioso ma tuttavia un “accessorio”.
Troppi studenti considerano “perso” il tempo investito in attività extradidattiche arrendendosi di fatto ad esami e scadenze. Ancora mi sembra di sentire l’ex-Ministro Giulio Tremonti affermare che “con la cultura non si mangia”. Secondo me invece “senza cultura non si vive” perché senza ideali, senza cultura e la relativa libertà che ne deriva, l’Università come ogni spazio aggregativo rimane un puro centro di individui anonimi e di attività di sopravvivenza. Un grande fermento accademico e culturale è sinonimo di un’ Università viva e attrattiva, la mancanza di eventi culturali, invece, di un’ Università morta e vuota.
L’Università, nel momento in cui ospita un fecondo confronto tra i saperi - conclude il Presidente Ciancio - assolve la propria funzione di istituzione vocata, per natura e storia, al dialogo e alla ricerca; motivo per cui non può dichiararsi comunità, non può dichiararsi luogo di maturazione professionale senza conformarsi ad un percorso di sviluppo intellettuale e morale.
La formazione si rinnova quotidianamente nell’incontro e nella relazione con gli altri. Senza momenti extra-didattici di interazione e di dibattito si rischia di ridurre la laurea ad un susseguirsi di esami, CFU e, soprattutto, al mero conferimento di un titolo burocratico.”