Il caso Scajola, Palamara (MIR): processo mediatico che ho sempre condannato
“Un processo mediatico gratuito che ho sempre condannato. Mi riferisco al processo Anemone che ha visto coinvolto Claudio Scajola e che la giustizia ha provveduto ad assolvere il 27 gennaio 2014. Chi però conosce Scajola, come il sottoscritto, non ha avuto bisogno di aspettare una sentenza che si potrebbe definire scontata. – È quanto afferma in un comunicato Carmelo Palamara, Coordinatore Provinciale MIR Reggi Calabria - Una persona perbene che ho sempre sostenuto, avendo avuto il piacere e l’onore di essergli stato vicino, ininterrottamente dall’ormai lontano 1997.
Scajola innocente anche per la giustizia italiana, per me era indubbio tant’è che ho aspettato pazientemente che la giustizia riconfermasse il suo “grande spessore morale” cosa che ha fatto con la sentenza del 27 gennaio u.s.. Noto altresì che questa vicenda non fa che confermare le assurde teorie di tutti quei giornalisti che insistono a condannare chi è stato dichiarato innocente. Professando garantismo prima e praticando giustizialismo dopo! L’Italia è anche questa purtroppo, anche se ne faremmo volentieri a meno. Alla fine di tutta questa vicenda sono giunto a più conclusioni e sfortunatamente Claudio Scajola ne è stato oggetto.
In primo luogo il giornalismo italiano spesso di arroga il diritto di processare come fosse un tribunale, cosa che evidentemente non è; seconda cosa si continuano a spendere soldi italiani per cause che non poggiano su alcun elemento concreto; terzo conclusione è che interpretazione che si dà in Italia al garantismo? Sento continuamente dire che un individuo è innocente fino a dimostrazione contraria e poi, nel caso specifico, Claudio Scajola è dichiarato assolto e qualcuno continua ad insinuare sospetti agli italiani. Alla fine però, la verità ottiene sempre il posto che merita.
Al mio amico Claudio Scajola dico che attendiamo da subito il suo ritorno all’interno dello scenario politico italiano, dove la sua assenza ha creato seri danni al sistema e pertanto non possiamo fare a meno di persone di grande spessore politico, umano e di grandi capacità amministrative come lui.”