‘Ndrangheta: Gdf, in Calabria nel 2013 sigilli a beni per 740 mln
Nel corso del 2013 la guardia di finanza della Calabria ha sequestrato e confiscato beni della 'ndrangheta per un valore complessivo pari a 740 milioni di euro. Tutto questo grazie a 837 accertamenti patrimoniali messi in atto dai vari reparti. I dati sono stati resi noti a Catanzaro nel corso della conferenza stampa del generale Gianluigi Miglioli, comandante regionale delle Fiamme gialle. Nel contrasto alla criminalità organizzata, inoltre, sono stati effettuati 609 approfondimenti su segnalazioni per operazioni sospette, oltre al sequestro di oltre 1,62 tonnellate di droga e l'arresto di 63 persone. Nello specifico, ha evidenziato l'alto ufficiale, durante lo scorso anno "sono esponenzialmente aumentati gli interventi finalizzati all'approfondimento delle segnalazioni di operazioni finanziarie sospette, che hanno consentito di accertare condotte di riciclaggio per oltre 226 milioni di euro, dieci volte l'importo accertato nel 2012, e di denunciare 47 persone, 6 delle quali in arresto". Sono stati effettuati 837 accertamenti patrimoniali, nei confronti di 951 persone fisiche e 381 persone, appartenenti o riconducibili alla 'ndrangheta.
Ne sono scaturiti sequestri di beni per 610 milioni di euro e confische per 129 milioni di euro. Nel settore del contrasto ai traffici illeciti di stupefacenti, le indagini e l'attivita' di "prima linea" svolte, rispettivamente, dai Goa di Catanzaro e di Reggio Calabria e dal Gruppo di Gioia Tauro, nonché dagli altri Reparti territoriali, hanno portato al sequestro di 1.486 chilogrammi di cocaina, 132 chilogrammi tra eroina, hashish ed altre sostanze psicotrope, 8.091 piante di canapa indiana, nonché alla denunzia di 159 persone, di cui 63 tratte in arresto. "L'obiettivo per il 2014 - ha detto Miglioli - e' quello di sviluppare approcci investigativi ispirati a concretezza ed efficacia, valorizzando il patrimonio informativo disponibile presso ogni Reparto, nonché la potenzialità offerta dagli applicativi informatici in uso al Corpo. Fondamentale sarà il monitoraggio dei flussi finanziari, che consentirà di seguire le tracce di tutti i reati (societari e finanziari, usura, estorsione, riciclaggio), che generano profitti, ricostruendone il percorso per individuare, cosi', i reali mittenti e beneficiari". (AGI)