Teatro: al via la XV stagione di Castrovillari
Il sipario del teatro Sybaris di Castrovillari è ormai pronto ad aprirsi per la XV stagione teatrale comunale, in programma al Protoconvento francescano dal 13 febbraio al 30 aprile 2014.
Forte di un programma di particolare qualità con 12 spettacoli, (sette del circuito nazionale e cinque delle eccellenze locali), la rassegna fortemente voluta dall’amministrazione Lo Polito, quest’anno si presenta al suo pubblico con due importanti novità: la prima è che per la prima volta gli studenti e i disoccupati potranno beneficiare di un abbonamento gratuito e la seconda è stata quella di proporre spettacoli incisivi per le proposte dei linguaggi e delle scelte narrative, con formazioni teatrali per lo più composte da giovani.
“Ogni qualvolta una nuova stagione teatrale prende il via rappresenta un momento culturalmente e socialmente rilevante per una Comunità, - dicono gli organizzatori - la speranza è sempre quella di riuscire a portare in teatro una nuova occasione per ridere, emozionarsi, pensare e soprattutto riscoprirsi partecipi”. Con questo spirito prende il via, giovedì 13 febbraio alle 21, al Teatro Sybaris, la XV Stagione teatrale di Castrovillari, la seconda dell’amministrazione in carica.
Lo spettacolo che la inaugura è “Gli Ebrei sono matti” del Teatro Forsennato/Dario Aggioli di Roma. Ideato e diretto da Dario Aggioli, anche protagonista sulla scena insieme ad Angelo Tantillo, vincitore del Premio Giovani Realtà del Teatro 2011 e del Premio Festival Anteprima 89 - edizione 2012, “Gli Ebrei sono matti” si ispira ad un evento realmente accaduto. Nella casa di cura per malattie mentali “Villa Turina Amione”, l’allora direttore, il professor Carlo Angela, padre del noto presentatore televisivo, offrì rifugio a numerosi antifascisti ed ebrei, confondendoli con i degenti.
“Durante il ventennio fascista, Enrico viene ricoverato in un manicomio in una clinica vicino Torino, lontano dai suoi cari, dalla sua città e dai discorsi del duce, da lui tanto amati. Ferruccio ebreo romano costretto a fuggire per l’ennesima volta, viene ricoverato in un manicomio vicino al confine, sotto un altro nome: Angelo. Il professore che dirige la casa di cura per insegnargli a comportarsi come un malato di mente, lo mette in stanza con Enrico, uno dei più innocui tra i degenti. Ferruccio per imparare ad essere un altro, si confronta con Enrico che non riesce ad essere più se stesso da tempo.
Un matto vero fascista e un matto falso ebreo raccontano la tragedia delle leggi razziali attraverso la comicità della situazione. Per raccontare la patologia di Enrico, un tipo di demenza romanzata con tratti autistici, verranno utilizzate alcune particolari maschere realizzate in gioventù da Julie Taymor, regista di Titus e di Frida. Lo spettacolo, prodotto in collaborazione con Teatro SpazioZeroNove e La Riunione di Condominio Spettacolo, è dedicato alla memoria del Prof. Ferruccio Di Cori, psichiatra e teorico di psicodramma, emigrato negli Usa dove sarebbe diventato consulente dell’Actors Studio al fianco di Shelley Winters.
“Dedicato a una delle ferite non ancora cicatrizzate della coscienza civile italiana - quella delle vergognose leggi razziali - il progetto Gli ebrei sono matti di Teatro Forsennato riesce senza pregiudizi a far riflettere, l'una nell'altra, due diversità: la condizione etnica e quella della follia, unite in un racconto che richiama le tematiche dei romanzi di Giorgio Bassani e al tempo stesso mostra una toccante prova d'attore e un efficace uso della maschera”. Con questa motivazione lo spettacolo ha ricevuto la Menzione Speciale al Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2010.
LA COMPAGNIA: Teatro Forsennato è un gruppo teatrale nato spontaneamente nel 1999 e divenuto associazione nel marzo del 2004, con sede a Roma. I componenti del Teatro Forsennato sono Dario Aggioli, Stefania Papirio, Carla Damen, Angelo Tantillo e Andrea Cosentino. Il lavoro è da sempre basato sull’uso dell’improvvisazione su canovaccio e sulla visione dello spettatore come parte integrante dello spettacolo. Questi due aspetti sono finalizzati a riportare la performance teatrale ad una dimensione di evento, che per ogni replica è unico e possibile solo in quel momento e in quel luogo.
La ricerca continua dell’utilizzo di ogni linguaggio teatrale ha portato a performance e istallazioni sensoriali e ad ensemble tra improvvisazione musicale e teatrale; e ancora alla contaminazione con il teatro di denuncia o di narrazione o altre forme teatrali tradizionali. Teatro Forsennato organizza in Italia l’Atelier annuale con Jean-Paul Denizon, attore e aiuto regista storico di Peter Brook. Fa parte, fin dall’inizio della sua fondazione, del Consorzio Ubusettete, insieme alle compagnie amnesiA vivacE, Kataklisma, OlivieriRavelli_teatro.