‘Ndrangheta. Associazione a delinquere, armi e ricettazione: un arresto
Stamani personale della Squadra Mobile di Catanzaro, diretta da Rodolfo Ruperti, ha notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. Distrettuale di Catanzaro, a carico di Vincenzo Torcasio, 51enne di Lamezia Terme, alias “U Niuru”, perché ritenuto responsabile di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso alla cosca Giampà, nonché del reato di detenzione di diverse armi da sparo, anche da guerra, e di ricettazione e modifica delle stesse aggravata dall’agevolazione alle attività illecite della menzionata consorteria mafiosa.
Al predetto, già tratto in arresto dalla Squadra Mobile il 26 luglio 2013 (GUARDA IL VIDEO), all’atto dell’esecuzione dell’operazione “Perseo” (nei confronti di 65 persone tra cui elementi di spicco e sodali della cosca Giampà) in quanto ritenuto responsabile di estorsione aggravata dalla metodologia mafiosa nei confronti di un esercente di impianti per la distribuzione di carburanti, sono stati contestati, nel provvedimento cautelare, i citati reati grazie ad una meticolosa attività investigativa condotta dall'ufficio investigativo di Catanzaro e sviluppata rispetto ai dati acquisiti in sede di attività tecniche, da mirati ed approfonditi riesami delle propalazioni di collaboratori di giustizia.
Dai dati acquisiti - sottolineano gli investigatori - è stato possibile contestare le circostanze che Vincenzo Torcasio era soggetto attivissimo nel traffico di armi, per conto della cosca Giampà, e che in diverse circostanze, grazie ad una specifica competenza, avrebbe realizzato modifiche alle armi utilizzate dalla cosca (nel corso della guerra di mafia contro le famiglie contrapposte), rendendo le stesse maggiormente funzionali rispetto al loro utilizzo. In più circostanze Torcasio avrebbe detenuto veri e propri arsenali composti da 10-15 kalasnikov e più di 20 pistole contemporaneamente anche per il pronto utilizzo da parte di consorterie della limitrofa provincia vibonese in rapporti con la cosca Giampà.
La notifica del provvedimento cautelare è avvenuta presso il carcere di Cosenza, doveTorcasio è detenuto a seguito dell’arresto operato nel luglio 2013, da parte della Squadra Mobile catanzarese.