Rotaract e Archeologia: iniziativa nel cosentino
Avvincente iniziativa sul territorio del Rotaract Club Corigliano Rossano Sybaris che recentemente si è recato in visita sia al Museo Nazionale degli Scavi Archeologici di Sibari nonché all’area del Parco archeologico di Sibari, e che ha visto un’attiva e viva attenzione del Presidente Avvocato Ramona Rugna, nonché dei soci Anna Straface, Terry Straface, Francesco Scarcella e persone esterne all’Associazione quali l’Avvocato Giuseppe Vena.
Per i giovani Rotaractiani tale iniziativa è stata corredata al fatto di valorizzare l’importanza storica del nostro territorio attraverso la riscoperta e la rivisitazione del passato. Sibari, infatti, rappresenta la più antica colonia dei greci nella costa ionica calabrese. Essa fu fondata nel 720 a.C. come testimoniano gli scavi archeologici da coloni provenienti dalla regione dell'Acacia, nel Peloponneso.
La colonia fu fondata in una vasta area pianeggiante che, a causa, della sua vocazione paludosa, era rimasta lontana dall'insediamento autoctono prima di essere bonificata dai Greci e, in seguito, divenne celebre e potente per le sue ricchezze, i territori e la forza espressa in numerose guerre.
Il museo archeologico della Sibaritide è nato con l'esigenza di conservare ed esporre i reperti frutto delle numerose campagne di scavo che hanno riportato in luce le antiche e fiorenti città di Sybaris, Copia e Thurjj, oggi riemerse nelle aree protette del Parco del Cavallo, della Casa Bianca, del Parco dei Tori e Stombi. In esse emergono i resti di agglomerati urbani, teatri , case private, necropoli, fornaci e strade dell'antico insediamento magnogreco, fiore all'occhiello della provincia di Cosenza e di tutto il meridione.