Tutela della salute. Regione, Pacenza sulla seduta della III e IV Commissione
“Ogni determinazione sul materiale raccolto durante le audizioni compiute in seduta congiunta dalla III e IV Commissione fra i rappresentanti delle associazioni e i comitati civici che si occupano di tutela della salute e dell’ambiente in Calabria, nonché fra tecnici e dirigenti istituzionali calabresi, verranno prese in sede istituzionale perché è ciò che ci compete in qualità di consigliere regionali”.
Così il presidente della Commissione Sanità, Salvatore Pacenza, sull’ordine del giorno della seduta della III Commissione in programma per il prossimo 25 febbraio in cui è stato inserito come ottavo punto di discussione: “Seduta congiunta III^ e IV^ Commissione del 24.01.2014: Comunicazioni e determinazioni”.
“Nel rispetto delle iniziative intraprese dai singoli consiglieri – commenta l’onorevole Pacenza –, da parte mia, antepongo la collegialità e l’osservanza delle determinazioni istituzionali. Su atti che sono in possesso della commissione e su cui solo da poche ore si è avuta la possibilità di valutare i resoconti definitivi, è il caso di compiere maggiori approfondimenti in attesa di confrontarsi in sede istituzionale. Il problema dell’Ambiente in Calabria e i riflessi che questo può avere sulla salute dei cittadini è assai delicato e va affrontato con cautela ed estrema competenza. Ecco perché è necessario muoversi in maniera condivisa e secondo quanto previsto dalla legge, chiamando in causa gli organi competenti. Il fine delle audizioni è stato quello di consegnare una sorta di mappa sull’inquinamento in Calabria all’Amministrazione regionale perché, questa, nei limiti delle competenze e nell’osservanza dei poteri che la legge le assegna, possa dare seguito ad azioni concrete per il recupero della salubrità dei territori compromessi e, quindi, salvaguardare la salute dei cittadini. Non è detto però che, al termine del confronto della seduta in programma il prossimo 25 febbraio, non vengano a determinarsi decisioni che possano chiamare in causa i poteri della magistratura rispetto a situazioni su cui, eventualmente, dovessero palesarsi evidenti responsabilità da parte di chi ha contribuito ad inquinare alcune zone della Calabria. Saranno comunque le articolazioni del Consiglio regionale a indicare quale sia il miglior iter da seguire in questo caso. Spero per tanto che nel corso della seduta si possa trovare piena collegialità sulle determinazioni che andremo ad intraprendere”.