Isola: giovanissimi “contadini” danno vita all’orto sociale della biodiversità sui terreni confiscati
Quasi novanta giovanissimi “contadini” si sono ritrovati in località Cepa, ad Isola Capo Rizzuto, sui terreni confiscati alla ‘ndrangheta, per gettare le basi di quello che si appresta a diventare “L’orto sociale della biodiversità”.
Divisi in gruppi e seguiti dai volontari, hanno zappettato, scavato i solchi, piantato, seminato e poi ricoperto i semi col rastrello; soprattutto, si sono divertiti moltissimo, prendendo contatto concreto con la terra e animando i piccoli appezzamenti di terreno che costituiranno il patchwork che formerà l’orto.
Il progetto è finanziato con i fondi Otto per mille della Chiesa Valdese, ideato da Legambiente Calabria, dal circolo Ibis di Legambiente Crotone, dal coordinamento provinciale di Libera, ed è in via di realizzazione grazie alla partnership tra la Cooperativa sociale Terre Joniche-Libera Terra, l’Istituto comprensivo Gioacchino da Fiore, l’Istituto comprensivo Karol Wojtyla ed il Comune di Isola di Capo Rizzuto. Vi sono coinvolte quattro classi dei due istituti comprensivi:
per la Gioacchino da Fiore la 3 C della scuola elementare (referente l’insegnante Antonietta Bove) e la 2 A della scuola media di Le Castella (referente Francesca Pellegrino); per la Karol Wojtyla la 4 B della scuola elementare (referente Laura Pappalardo) e la 2 A della scuola media (referente Paolo Messina). Consiste nella realizzazione di un orto che sarà composto da tanti rettangoli di terreno all’interno dei quali saranno seminate e piantate le diverse varietà orticole e seminative di stagione. Un altro appezzamento di terra, invece, sarà dedicato alle piante officinali.
“L’orto – ha spiegato il presidente del circolo Ibis Francesca Travierso - quotidianamente sarà seguito dai volontari, ma più in generale sarà oggetto di un percorso pensato per gli studenti; alcuni momenti saranno dedicati alla formazione in aula, per spiegare l’agricoltura biologica, il consumo a chilometro zero, l’importanza di seguire il ciclo naturale delle stagioni e quella di preservare la biodiversità delle colture. Nelle loro visite in località Cepa, invece, gli studenti potranno essere protagonisti di tutto il ciclo produttivo dell’orto, dalla semina fino alla raccolta. Il progetto terminerà a ottobre del 2014”.
“In questa bellissima giornata – ha aggiunto il presidente di Legambiente Calabria Franco Falcone – i bambini si riappropriano di questo terreno confiscato alla ‘ndrangheta. È un segnale importante, che esorta all’impegno, e chiama a raccolta tutta la parte buona della Calabria”. L’occasione è servita anche per presentare il neonato gruppo di Legambiente Isola Capo Rizzuto-Le Castella, che opererà sul territorio secondo i principi ispiratori dell’associazione del cigno verde.
“Questo progetto – ha proseguito il pastore Jens Hansen dela Chiesa Valdese – è stato finanziato grazie alla generosità dei cittadini italiani che hanno destinato a noi il loro Otto per mille. Sono soldi che vanno restituiti ai cittadini, trattati nella trasparenza più assoluta e senza che neanche un centesimo finanzi la nostra chiesa. Il progetto ci è piaciuto perché vogliamo creare una nuova società, e siccome il futuro è della legalità, in questi campi si semina il futuro”.
L’assessore comunale al demanio Carmela Maiolo ha parlato di “progetto lodevole, che si sta realizzando assieme ad altri progetti realizzati dal Comune, e che l’amministrazione sta sostenendo mettendo a disposizione gli scuolabus. Il nostro impegno è per la legalità, e il rispetto della legalità si costruisce da piccoli, per garantire alla nostra terra un futuro migliore”.
Antonio Tata, di Libera, ha sottolineato l’importanza di “attività pratiche e da condividere collettivamente per insegnare ai ragazzi che rispettare le regole è una cosa buona, che ci può fare del bene”. Il professor Francesco Montone, in rappresentanza della scuola Karol Wojtyla, ha manifestato apprezzamento per una iniziativa “di democrazia e legalità, che ai ragazzi dà nozioni ma anche informazioni pratiche”.
Per la Gioacchino da Fiore, il professor Pasquale Provenzano ha ricordato l’impegno della sua scuola nella realizzazione del Giardino delle farfalle, sottolineando come “oggi i ragazzi si siano divertiti e abbiano imparato tante cose”. Infine Domenico Zizza, della Cooperativa Terre Joniche, ha chiuso la conferenza stampa ringraziando “i bambini, gli insegnanti e i genitori.
Il contatto con le scuole e con il territorio è parte importante del lavoro della nostra cooperativa; un’attività fondamentale che si affianca a quello di gestione dei terreni confiscati”. All’iniziativa è stato presente anche il comandante la Stazione dei Carabinieri di Isola Capo Rizzuto, tenente Cristian Modena.