Omicidio Duro, indagati davanti al Gup
Hanno deciso di rispondere alle domande del giudice nel corso dell'interrogatorio di garanzia solo due dei sei maggiorenni finiti in manette all'alba del 3 luglio nell'ambito dell'operazione "Cross revenge" con l'accusa di concorso nell'omicidio di Nicola Duro, idraulico incensurato di 26 anni, avvenuto a Catanzaro lo scorso 17 giugno, davanti un bar di viale Isonzo. Oggi, davanti al giudice per le indagini preliminari Emma Sonni, ha reso la propria versione dei fatti anzitutto Donato Passalacqua, 41 anni, padre della ragazzina rom rimasta incinta dopo la relazione extraconiugale, ritenuto uno dei capi carismatici degli zingari ed accusato di essere il mandante del delitto. L'uomo ha ammesso che in passato c'erano stati motivi di contrasto con la vittima, ma ha sostenuto che questi si erano oramai risolti, tanto che di Duro ora lui sarebbe stato addirittura un amico. Quanto ai 600 euro che secondo gli inquirenti Donato Passalacqua avrebbe pagato al coindagato Domenico Romagnino per attirare la vittima nel bar davanti al quale poi e' avvenuto l'omicidio, il primo ha spiegato di averli sborsati ma solamente per pagare al secondo dei lavori di pitturazione che questi aveva effettuato. Alla luce anche delle lunghe spiegazioni fornite da Passalacqua, i suoi difensori, hanno avanzato un'istanza di revoca della misura cautelare al gip, che però l'ha respinta. Ha poi risposto all'interrogatorio anche Samuele Pezzano, 21 anni, che secondo l'accusa avrebbe accompagnato con l'auto e poi atteso il killer sul luogo in cui Duro e' stato ucciso, il quale ha invece affermato che al momento del delitto sarebbe stato da tutt'altra parte, in compagnia di alcuni suoi familiari. Si sono infine avvalsi della facolta' di non rispondere Antonio Passalacqua, 19 anni, figlio di Donato e fratello della ragazzina colpevole di tradimento, ritenuto l'esecutore materiale dell'omicidio, nonche' Domenico Romagnino, 36 anni, che avrebbe condotto Duro nella trappola mortale. E' fissato per domani, l'interrogatorio del settimo indagato per l'omicidio, il sedicenne M. P. mentre si terra' mercoledi' a Castrovillari, per rogatoria, l'interrogatorio di Ornella Bevilacqua, 38 anni, moglie di Donato Passalacqua, madre di Antonio e della ragazza adultera, che per l'accusa e' stata mandante del delitto assieme al marito.