Circolo PD Catanzaro “E.Lauria”: assemblea sulle intercettazioni telefoniche ad amministratori città
Riceviamo e pubblichiamo una nota del circolo PD Catanzaro " E.Lauria" sull’assemblea aperta svolta a Catanzaro in merito alle intercettazioni telefoniche ad amministratori città:
“Il circolo PD "Lauria" di Catanzaro ieri sera era gremito in ogni ordine di posto. Tantissimi i cittadini che hanno inteso esprimere la propria indignazione alla luce di quanto emerso sulla carta stampata sul cosiddetto "modello Catanzaro". All'AssembleAperta, infatti, hanno partecipato anche molti non iscritti al Pd, testimoniando il fatto che i catanzaresi hanno la volontà di confrontarsi su una vicenda complessa e preoccupante per le sorti della citta'. Tanti degli intervenuti hanno voluto esprimere il proprio sostegno e la propria solidarietà al consigliere Pd Vincenzo Capellupo, presente all'iniziativa, e agli altri consiglieri del Partito Democratico e del centrosinistra, a chi certe nefandezze, in questi mesi le ha denunciate proprio dagli scranni di Palazzo de Nobili, trovandosi troppo spesso in "solitudine" .
La riflessione che e' scaturita dalla partecipata discussione ha fatto emergere alcuni punti chiave della storia politica del Capoluogo. Pochi anni fa, infatti, la città di Catanzaro finiva agli onori della cronaca per una trasmissione, "W l'Italia", dove una becera cultura clientelare veniva spiattellata in prima serata illustrando la drammatica realtà della nostra terra. Eppure lo sdegno che ne doveva seguire neppure si percepiva nei giorni seguenti, tutto sopito sotto un'assordante cappa di silenzio. Pochi mesi fa il TAR Calabria ammetteva l'esistenza di brogli elettorali, ammetteva cioè che la principale forma di libertà, la libertà di voto era stata inficiata. L’orgoglio della comunità catanzarese che alzava la testa, davanti alla rassegnazione ad un sistema di malcostume e di clientele varcò i confini regionali. Eppure la montagna partorì un topolino, si andò alle elezioni nelle sole 8 sezioni dove vennero evidenziati i brogli, invece di ripeterle e capire cosa era accaduto. A seguire venne aperta un'inchiesta per compravendita di voti, ancora ad oggi senza risposte certe. Eppure tutto continua drammaticamente a scorrere. Oggi, quelle intercettazioni ci parlano ancora una volta di una profonda mortificazione della cultura della cosa pubblica! E' tale il baratro culturale e sociale verso il quale la nostra comunità viene portata che ad essere travolti saranno gli interessi pubblici, ma anche quelli privati dei singoli cittadini e quelli di una identità cittadina violentata da tanta barbarie. La rivoluzione arancione, la Primavera politica e sociale di Catanzaro, avviata circa tre anni fa con la candidatura di Salvatore Scalzo e l'impegno di tanti giovani e meno giovani di una parte sana e coraggiosa della città si è contrapposta ad un sistema corrotto, malato, miserabile, clientelare. L'eredità di quei giorni non ne è andata dispersa. Si è mossa sulla gambe di tanti cittadini e consiglieri comunali coraggiosi che si sono opposti con ogni mezzo democratico a quel malcostume che emerge dalle intercettazioni. Quel progetto di rinnovamento soprattutto culturale e del bene comune non e' mai stato interrotto. E' questa la base dalla quale ripartire per dare alla nostra amata comunità, una classe dirigente degna di un capoluogo di regione. Il centrosinistra, a partire dal Partito Democratico, serra i ranghi e si prepara alle prossime sfide che attendono questa città'.”
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