Reggio. Estorsioni ad imprenditori agricoli, in manette i vertici delle cosche della Piana

Reggio Calabria Cronaca

Sei persone - ritenute esponenti di spicco delle cosche di ‘ndrangheta dei Zappia e dei Cianci-Mai-Hanoman che operano nella Piana di Gioia Tauro - sono stati arrestati stamani all’alba dalla squadra mobile di Reggio Calabria, diretta dal primo dirigente Gennaro Semeraro.

Gli agenti hanno eseguito le misure cautelari all’esito delle indagini della Procura distrettuale antimafia dello Stretto che avrebbero consentito di accertare l’attività di continuo taglieggiamento, effettuato per lunghi anni, nei confronti di alcuni imprenditori agricoli locali.

Gli arrestati, ritenuti al vertice dei clan che operano nel territorio di San Martino di Taurianova, avrebbero imposto la guardiania ai terreni agricoli: l’accusa nei loro confronti è di associazione mafiosa ed estorsione aggravata dal metodo mafioso.

h 10:51 | Le sei ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Reggio Calabria nell'ambito dell'operazione "Vecchia Guardia", nei confronti di altrettanti presunti appartenenti alle cosche Zappia e Cianci-Maio-Hanoman, sono state eseguite dalla Squadra Mobile a Taurianova, nel Reggino, e Brescia, con l'ausilio di colleghi della struttura investigativa lombarda e con la partecipazione dei Reparti prevenzione crimine della Polizia.

Tra gli arrestati figurano alcuni presunti componenti della storica famiglia di 'ndrangheta degli Zappia, una volta diretta dal capobastone Giuseppe Zappia, nato nel 1912 e ucciso nel 1993 in un agguato, definito "il presidente" per avere presieduto il "summit di Montalto" del 26 ottobre 1969, interrotto dalle forze dell'ordine.

I dettagli dell'operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà presso la Questura di Reggio Calabria alle ore 11. (AGI)

13.00

Vi sono tre donne fra i 6 arrestati nell'ambito dell'operazione "Vecchia Guardia", condotta stamani dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria che ha eseguito 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di presunti esponenti delle cosche Zappia e Cianci-Moio-Hanoman, operanti nella frazione San Martino di Taurianova, nel reggino. I sei arrestati sono: Vincenzo Giuseppe Zappia, di 49 anni; Maria Zappia, di 52 anni; Teresa Zappia, di 44 anni; Rosetta Zappia, di 37 anni; Giuseppe Zappia, di 45 anni; e Domenico Cianci di 67 anni, tutti nati a Taurianova. Per loro l'accusa e' di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Secondo le risultanze delle indagini, che si sono avvalse delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, Antonio Russo, i sei avrebbero imposto a un proprietario terriero la cosiddetta "guardiania", per mettere fine a danneggiamenti sul terreno e apporvi la "protezione" mafiosa. L'entita' dell'estorsione, i pagamenti sarebbero stati eseguiti dal 2004 al 2009, era stata dapprima di 2500 euro l'anno, da suddividersi in due pagamenti, poi alla cosca Zappia sarebbe subentrato nel febbraio 2010 il Cianci, appena tornato in paese dopo essere uscito di galera ed avere scontato la sorveglianza speciale a Fonte Nuova in provincia di Roma, il quale avrebbe imposto un prezzo iniziale di 60 euro al mese poi aumentati a 100 euro mensili. Le donne degli Zappia, insieme al cugino Giuseppe di 45 anni, sarebbero state incaricate di riscuotere i pagamenti. Due degli arrestati sono stati localizzati nel bresciano. Gli altri erano tutti a Taurianova.