ArpaCal: illustrato a Rombiolo il piano di monitoraggio ambientale del territorio
La dr.ssa Angela Maria Diano, direttore del Dipartimento provinciale di Vibo Valentia dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), in occasione dell’incontro pubblico sul tema “Tossicologia ambientale ed umana”, organizzato dal Comitato per la tutela dell’ambiente e della salute “AES” che si è tenuto a Rombiolo il 21 Marzo scorso, ha presentato un progetto di monitoraggio del territorio comunale, con l’obiettivo di contribuire alla conoscenza dei possibili meccanismi di interazione tra fattori ambientali e salute.
“L’interesse crescente verso queste problematiche – ha dichiarato la dr.ssa Diano - deriva dalla ormai acquisita consapevolezza del legame tra fattori ambientali e l’incidenza dei tumori nel nostro paese; l’esistenza di questo legame è oggi abbondantemente suffragata dai dati derivanti dagli ultimi studi epidemiologici effettuati sui lavoratori esposti, sulle popolazioni residenti attorno ai nuclei industriali, sulla popolazione infantile. Studi che confermano l’aumento dell’incidenza di patologie tumorali nelle aree a rischio e spingono a rivolgere l’attenzione a vecchi e nuovi pericoli per la salute”.
Sulla base delle diverse sollecitazioni giunte dal locale comitato, promotore del convegno di venerdì scorso, il direttore del Dipartimento di Vibo Valentia dell’Arpacal, coinvolgendo il Centro di Epidemiologia Ambientale (C.E.R.A.) dell’Agenzia ambientale calabrese, diretto dal dott. Francesco Nicolace, ha promosso una prima indagine statistica sui casi di patologie tumorali e, con la collaborazione del Servizio Radiazione e rumore del Dipartimento di Catanzaro nonché del personale esperto del Dipartimento di Vibo, realizzerà una campagna di monitoraggio ambientale sul territorio del comune di Rombiolo, comprensivo di tutte le frazioni distribuite nel territorio. Tale indagine sarà poi estesa a tutto il territorio della provincia di Vibo.
In particolare, il progetto di monitoraggio si propone di stimare il rischio derivante dalla presenza di alcuni agenti inquinanti che insistono nel territorio comunale: livelli di campo elettromagnetico e concentrazione della radioattività naturale e/o artificiale, anche attraverso un’accurata attività di monitoraggio per la determinazione dei livelli di concentrazione di gas radon.
Con l’indagine, l’Arpacal intende, innanzitutto, raggiungere obiettivi considerati prioritari; è il caso della stima del fondo elettromagnetico, con particolare interesse per i siti sensibili come le scuole, gli ambulatori, i luoghi pubblici e le abitazioni più esposte. Si vuole anche individuare la stima del fondo della radioattività naturale, attraverso la misurazione campale e del gas radon, posizionando un numero adeguato di dosimetri.
Si procederà al campionamento ed analisi di matrici alimentari ed ambientali, per la conseguente caratterizzazione radiometrica con ricerca di eventuali contaminazioni. Si procederà, inoltre, alla indagine radiometrica campale su siti del territorio ritenuti a rischio di contaminazione. Tutti i risultati acquisiti, infine, saranno comunicati alla popolazione.
“Il coinvolgimento dell’Amministrazione comunale, che ha garantito il massimo supporto per lo svolgimento delle attività – ha concluso la dr.ssa Diano - costituirà uno strumento efficace e inequivocabile per la diffusione delle conoscenze, a tutti i cittadini, sugli agenti fisici inquinanti e sulla loro pericolosità”.