Spaccio di droga nel lametino, tra i clienti facoltosi imprenditori: 4 arresti
E’ ancora in corso dalle prime ore di questa mattina, a Lamezia Terme e a Roma, un’operazione della polizia che sta eseguendo dei provvedimenti cautelari in carcere (emessi dal Gip del Tribunale di Lamezia) nei confronti di quattro persone ritenute responsabili di numerosi episodi di cessione di stupefacente, in particolare di cocaina. L’operazione, denominata “Arianna”, rappresenta l’approfondimento investigativo dei dati emersi nell’ambito dell’operazione “Strike” del novembre 2013 che aveva dimostrato il coinvolgimento di molti giovanissimi nell’attività di spaccio al minuto nella zona di Sambiase.
Con l’operazione di oggi sono stati assicurati alla giustizia i presunti capi dell’organizzazione, che aveva ramificazioni operative a Milano e a Roma. Seguendo i movimenti di denaro su una postepay intestata a terzi, ma di fatto in possesso di Gino Da Ponte, considerato il capo del gruppo e già detenuto da novembre scorso, è stato possibile ricostruire le modalità di gestione dell’attività di spaccio, i cui proventi i referenti territoriali li dovevano settimanalmente versare sulla carta. Tra i clienti del gruppo anche alcuni facoltosi imprenditori.
Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti 25 grammi di cocaina purissima e 65 grammi di canapa indiana, oltre a 3630 Euro in contante e materiale ritenuto utile per il prosieguo delle indagini.
Nell’operazione sono impegnati gli uomini del Commissariato di Lamezia Terme, della Questura di Roma e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria di Vibo Valentia.
Ulteriori notizie sulla vicenda saranno fornite nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11.30 presso il Commissariato di Lamezia alla presenza del Procuratore della Repubblica Domenico Prestinenzi e del questore Vincenzo Carella.
14:55 | Sono considerati i capi dell'organizzazione criminale capace di gestire lo spaccio di droga a Lamezia Terme, ma anche a Roma, con interessi anche a Milano, i quattro uomini arrestati stamane dalla Polizia a Lamezia Terme grazie all'operazione denominata "Arianna".
In manette sono finiti Gino Giovanni Daponte, 52 anni; Peppino Daponte, 54; Francesco Salvatore Pontieri, 47; Marco Lento, 34. I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Catanzaro, su richiesta della Procura di Lamezia Terme, con la contestazione di detenzione e spaccio di cocaina.
Gli arresti rappresentano il seguito delle inchieste "Village" e "Strike", portate a termine rispettivamente a luglio 2012 e a novembre 2013. La prima, in particolare, si è conclusa con numerose condanne, a conferma del coinvolgimento di molti giovanissimi nell'attività di spaccio al minuto nella zona di Sambiase.
Le nuove indagini condotte per oltre tre mesi, con il supporto di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di ricostruire l'organigramma e la struttura del gruppo criminale, di individuare le basi operative del gruppo, le modalità di distribuzione degli utili e di raccolta del denaro. La polizia ritiene, infatti, di avere individuato i capi dell'organizzazione, che aveva ramificazioni operative a Milano e a Roma.
In particolare Marco Lento, residente da anni a Roma, sarebbe stato utilizzato per il trasporto della droga da Milano alla Capitale e per la successiva attività di spaccio che avveniva proprio a Roma.
Gli altri curavano lo spaccio al dettaglio nella città di Lamezia Terme, dove vi era una forte richiesta anche da parte di alcuni imprenditori. Seguendo i movimenti di denaro su una postepay intestata a terzi, ma di fatto in possesso di Gino Daponte, capo del gruppo e detenuto da novembre nella Casa circondariale di Catanzaro per l'arresto nell'operazione "Strike", è stato possibile ricostruire le modalità di gestione dell'attività di spaccio, i cui proventi i referenti territoriali dovevano settimanalmente versare sulla carta.
Nel corso delle perquisizioni a Roma, all'interno dell'abitazione di Marco Lento, sono stati rinvenuti 25 grammi di cocaina purissima, 65 grammi di canapa indiana, un bilancino di precisione, materiale da confezionamento e 3.630 Euro in contanti, nonché altro materiale ritenuto di interesse investigativo. Nell'operazione sono stati impegnati gli uomini del Commissariato di Lamezia Terme, della Questura di Roma e del Reparto prevenzione crimine Calabria di Vibo Valentia. (AGI)