Al giro di boa il progetto di alternanza scuola-lavoro dell’Istituto Da Vinci - Nitti di Cosenza
È al suo giro di boa la serie di moduli del progetto di alternanza scuola-lavoro per l’anno scolastico 2013-2014 dell’Istituto Da Vinci - Nitti di Cosenza. Con questa esperienza la scuola vuole uniformare i gruppi di discenti secondo comportamenti e apprendimenti didattico-educativi, oltre a motivare e stimolare lo spirito di imprenditorialità e la fattibilità di operare in ambienti di lavoro per gruppi di persone idonee al contesto lavorativo dell’azienda o dell’ente ospitante.
Seguendo queste linee, nello specifico, si è appena concluso già il progetto dal titolo “Impresa Sociale: Operatore Assistenziale Terapeutico” inserito nella filiera dei servizi socio-sanitari, che ha visto impegnato 15 studenti. Il progetto si è svolto in due moduli settimanali da 40 ore ciascuno. Le prime 40 ore si sono svolte presso l’Unità Operativa Complessa di Nefrologia-Dialisi-Trapianto dell’Ospedale Civile Annunziata di Cosenza.
Il percorso formativo è stato svolto sotto l’egida di tutor ed esperti, con i seguenti obiettivi: sviluppare delle nuove o alternative modalità di apprendimento flessibili, attraverso il collegamento dei due mondi formativi pedagogico-scolastico ed esperienziale-aziendale, sostenendo un processo di crescita dell’autostima e della capacità di autoprogettazione personale; avvicinare i giovani studenti al mondo del lavoro attraverso un’esperienza protetta, ma tarata su ritmi e problematiche effettive e concrete, promuovendo il senso di autonomia, di responsabilità sociale, di impegno socio-culturale e lavorativo; favorire e sollecitare la motivazione allo studio e all’apprendimento delle conoscenze e dei contenuti di tecniche di comunicazione assistenziale terapeutica e di mediazione sociale; avvicinare il mondo della scuola e dell’impresa sociale, concepiti come attori di un unico processo che favorisce la crescita e lo sviluppo della personalità, così come il bagaglio culturale e professionale occupazionale dei giovani; rendere consapevoli i giovani studenti del profondo legame tra la propria realizzazione futura come persone e come professionisti e le competenze acquisite durante la propria vita scolastica; sollecitare una capacità critica per accrescere le competenze di autonomia e responsabilità; acquisire la capacità di essere flessibili nel comportamento con gli altri facilitando la comunicazione e l’accesso ai servizi sanitari; acquisizione di operatività e manualità nello svolgimento di attività di sportello sanitario, ma anche di mediazione assistenziale, sia con pazienti domiciliari sia con utenti ospedalieri dializzati; implementare e sostenere le condizioni affinché il paziente/utente sanitario possa esprimere i propri bisogni, le richieste socio-sanitarie, i propri dubbi, fornendo una corretta informazione per la comprensione di ciò che gli accade nel momento in cui entra/esce nella/dalla struttura ospedaliera; incrementare la padronanza e la sistematicità della valutazione e del controllo dell’esecuzione tecnico-professionale sanitaria realizzata; favorire l’esperienza associativa e di cooperazione per implementare percorsi lavorativi associativi e auto imprenditorialità.
I medesimi obiettivi erano previsti anche nell’esperienza svolta nella settimana che altre tre studentesse dell’istituto cosentino hanno trascorso nelle strutture della Cooperativa Sociale “Arca di Noè” Onlus di Roma. Le stagiste hanno potuto così apprendere sul campo le nozioni necessarie per svolgere con umana e professionale competenza tutti i servizi socio-assistenziali ed educativi da erogare in favore di malati di Alzheimer e Parkinson, persone diversamente abili e anziani fragili ad alta intensità di cura. Tutti i momenti formativi si sono tenuti presso strutture romane e laziali in gestione alla cooperativa Arca di Noè. Molto soddisfatta delle competenze acquisite in entrambe le esperienze è la dirigente scolastica Graziella Cammalleri che, nell’attesa di nuove conclusioni, attende di esaminare positivamente altre esperienze aperte dal suo istituto sul fronte dell’esperienza diretta, resa possibile dai moduli inclusi nei progetti di alternanza scuola-lavoro.