Convegno regionale dell’Avis, nota di Salvatore Pacenza
“In un momento di forte crisi e di tagli alla spesa pubblica, in cui le istituzioni e la politica sono chiamate comunque ad attuare imponenti misure a livello di politiche sociali, il ruolo del volontariato non può e non deve passare in secondo piano”.
È quanto sostenuto dal presidente della III Commissione Sanità Salvatore Pacenza intervenendo oggi al convegno “La Crisi del Welfare - Le risposte del volontariato” che è stato organizzato a Crotone dall’Associazione volontari italiani sangue (Avis).
“Non si può prescindere – ha spiegato l’onorevole Pacenza – dalla necessaria attività d’ausilio che le associazioni del volontariato compiono nei settori dell’assistenza e dell’accoglienza. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha sostenuto recentemente che “...dove cresce il volontariato cresce il capitale sociale” e “il capitale sociale costituisce un fattore essenziale dello sviluppo economico…”. Ciò va inteso nell’ottica del contributo che ognuno di noi può fornire alla società perché questa si elevi e trovi sostegno nei sentimenti di solidarietà e fratellanza alla base della nostra tradizione cattolica. Vicinanza al prossimo e sostegno ai sofferenti e ai più deboli dunque. Ma bisogna fare attenzione nell’esprimere tali concetti. Perché discorso differente, infatti, riguarda un’altra frangia del Terzo settore che, nel corso dell’ultimo decennio, ha sostanzialmente reinterpretato tali pensieri, guardando al contempo anche al profitto. Non che ci sia niente da demonizzare nei loro confronti, né da sottovalutare riguardo l’importante attività svolta dal cooperativismo, ma si tratta di altra cosa rispetto al volontariato. L’Avis – commenta Pacenza – opera in un campo assai sofferente, quello sanitario, dove la Regione e le altre istituzioni hanno serie difficoltà ad incidere in ragione di un piano di rientro rigido e assolutamente penalizzante dal punto di vista del diritto alla salute. L’attività svolta quotidianamente da Avis è per tanto preziosa, quanto necessaria. Essa si basa sulla disponibilità volontaria di chi decide di aderirvi. Ecco perché trovo assolutamente essenziale promuovere l’attività svolta da questa associazione con incontri come quello organizzato oggi a Crotone. Conosco bene l’importanza del contributo offerto da Avis al Sistema sanitario regionale ed è per questo motivo che ho deciso di sposare, in questa giornata, la causa da essa portata avanti. L’invito all’associazione quindi è quello di assumere e svolgere in Calabria un ruolo sì dai toni politici, ma a forte valenza sociale: ossia di essere portavoce delle istanze dei cittadini e dei bisogni inespressi, di segnalare disservizi ed inefficienze del sistema pubblico, in particolare facendosi interprete delle categorie di cittadini più deboli ed emarginate. È questa a mio avviso la mission prioritaria che si richiede oggi al volontariato”.