Autonomie a diritti sulla situazione di stallo del governo regionale
“E' veramente singolare, allucinante e da irresponsabili, lo spettacolo, indecoroso, che i nostri consiglieri regionali stanno offrendo ai cittadini calabresi ed all'intera Nazione. Il popolo calabrese è stanco, dopo la triste parentesi del governo Scopelliti, di assistere a questi teatrini di tesi, ipotesi, pareri legali (palesemente " forzati e di parte" ) sulla vicenda delle dimissioni/sospensioni dell'ex presidente”. E’ quanto scrive il Gruppo Consiliare Autonomia e Diritti alla Provincia Di Cosenza.
“Tutti questi tecnicismi – continua la nota - sulla validità delle dimissioni, ahimè, nascondono un unico desiderio ( che si badi bene non ha assolutamente nulla a che fare con gli interessi dei cittadini calabresi!), e cioè' il rimanere il più possibile in sella per non perdere, se possibile, neanche un euro, del lauto stipendio che sono abituati ormai da anni a percepire!
Rassegnatevi, la legislatura è finita! E' terminata politicamente , più che giuridicamente, fatevene una ragione, cari consiglieri regionali di maggioranza! Qualora, per assurdo, riusciste miracolosamente a spuntarla e ad evitare lo scioglimento anticipato del Consiglio, crediamo sarebbe una sconfitta per il popolo calabrese che sarebbe costretto a vedervi vivacchiare per un altro anno, con l'aggravante del dispendio di risorse economiche della collettività', una ulteriore regressione economica, sociale e politica di una Calabria che ha accumulato in questi anni solo record negativi ( vedi sanità , utilizzo o meglio inutilizzo di fondi europei, rifiuti, trasporti, occupazione o meglio dilagante disoccupazione non più , ahimè, solo giovanile , tanto per citarne alcuni). Credete che i cittadini calabresi non abbiano abbondantemente compreso che questa " sceneggiata " è dettata solo ed esclusivamente da interessi finalizzati al mantenimento delle poltrone che occupate? Come può, inoltre, continuare imperterrita, come se nulla fosse successo, l'attività di una Istituzione il cui presidente, eletto direttamente dai cittadini, risulta dimesso e sospeso? Che legittimità politica ha, inoltre, di fronte ai cittadini, un vicepresidente che, senza alcun mandato popolare, già ora svolge, a tutti gli effetti (e continuerebbe a farlo per un altro anno, qualora, da irresponsabili, si optasse per il proseguimento della attuale legislatura ), le funzioni di governatore, con l'aggravante che non è' neanche consigliere regionale, quindi senza alcuna legittimazione popolare, in un sistema elettorale, si badi bene (molto diverso da quello Nazionale), dove vige l'elezione diretta, a suffragio universale, del presidente? Questa ennesima anomalia calabrese, riteniamo sia profondamente negativa, irrispettosa ed irriguardosa nei confronti dei cittadini-elettori e contribuisce ad allontanare i cittadini dalla politica, ingrossando, altresì, le fila di quei partiti che si nutrono di anti politica.
Un appello, in conclusione, al segretario regionale del PD, Ernesto Magorno : si stabilisca da subito (siamo già in forte ritardo!) la data delle primarie, per scegliere democraticamente il candidato presidente del centrosinistra per le prossime ed imminenti elezioni regionali (poltronisti permettendo!) , mettendo da parte altre astruse ed insensate soluzioni ( di cui Magorno dovrebbe rispondere, assumendosene tutte le connesse responsabilità ) che non farebbero altro che creare confusione, divisioni e frantumazioni in un centrosinistra e soprattutto in un PD che stenta, da anni, a ricompattarsi e che deve, se vuole essere credibile e rappresentare, altresì, l'alternativa al fallimento del centrodestra, dimostrare con i fatti : coesione, unità d'intenti e soprattutto la condivisione di un progetto che punti su : lavoro, sviluppo, lotta ad ogni forma di illegalità', definitiva soluzione della problematica dei rifiuti e politiche sanitarie e dei trasporti degni di una comunità civile”.