Reggio, l’impegno della Camera di Commercio a favore delle imprese
Primi segnali di ripresa, seppur incerti. Nel primo trimestre del 2014, il numero delle nuove imprese iscritte risulta, sia pur leggermente, superiore a quello delle imprese cessate. Il saldo complessivo, pari a 91, si traduce in una variazione percentuale dello 0,18%, consentendo alla provincia reggina di raggiungere e superare, a fine marzo 2014, la soglia delle 50mila imprese (50.037). In particolare, le cessazioni sono 617, in diminuzione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (884); le nuove iscrizioni 708, in lieve incremento rispetto allo stesso periodo del 2013 (681).
Questo dato congiunturale è ancora più rilevante se confrontato con l’andamento registrato oltre i nostri confini territoriali: mentre la provincia reggina conclude con un saldo positivo, risultano negativi i tassi di crescita che interessano, nel complesso, l’intera regione Calabria (-0,39%), il Mezzogiorno (-0,70%) e l’Italia (-0,65%).
“Resiste nonostante le difficoltà la voglia di fare impresa. Il primo trimestre di quest’anno si è concluso con un saldo positivo. Un piccolo numero, è vero, solo 91 iscrizioni in più rispetto alle cessazioni, ma che lascia intravedere le condizioni per una ripresa del nostro sistema imprenditoriale. Adesso più che mai occorre sostenere le imprese e, con esse, la crescita del nostro territorio. La Camera di Commercio reggina, così come l’intero sistema camerale, intensifica il proprio supporto a favore delle imprese con contributi economici e servizi, promuovendo l’innovazione, l’internazionalizzazione, il turismo, le eccellenze produttive, la nascita di nuove imprese, l’informazione e l’aggiornamento professionale, la competitività delle nostre aziende. Non si tratta solo di una sfida, ma del futuro delle nuove generazioni”. Così commenta il Dr. Lucio Dattola, Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, all’uscita dei dati trimestrali prodotti ed elaborati dall’Ente camerale.
Interessante approfondire l’analisi sulle tipologie di imprese reggine che sono effettivamente coinvolte da questi primi segnali positivi. La crisi, come sempre, accelera il processo di selezione, favorendo le imprese più strutturate. Il buon andamento congiunturale è infatti interamente determinato dalle sole società di capitali, tra le quali le iscrizioni sono state circa sei volte superiori alle cessazioni; per le società di persone, il saldo è pari a zero; per le imprese individuali, le cessazioni sono più numerose delle iscrizioni.
L’analisi per comparto di attività economica mette in luce dinamiche piuttosto differenziate: le attività commerciali, che rappresentano oltre un terzo del sistema imprenditoriale reggino, fanno registrare un saldo positivo (+43, con un aumento dello stock di fine 2013 pari a 0,24%), raggiungendo le 17.794 unità; anche l’agricoltura, storicamente in progressivo ridimensionamento, mostra ora segnali di lieve ripresa (+25 il saldo e un tasso di variazione dello 0,34%). Al contrario, il processo di erosione del comparto manifatturiero (-1,03%) non sembra purtroppo arrestarsi, così come quello del comparto edile (-0,72%).
Un impulso notevole alla crescita del sistema imprenditoriale reggino giunge dall’imprenditoria straniera, con una dinamica tendenziale positiva rispetto al I trimestre del 2013 (+5,7%), e più incisiva di quella regionale (+5,0%) e nazionale (+4,3%).
Anche le imprese giovanili costituiscono una fetta consistente delle unità nella provincia (il 14,9%, a fronte del 9,7% che si registra a livello nazionale), raggiungendo quota 7.438 nei primi tre mesi del 2014, seppur il dato risulti in contrazione dallo stesso periodo dell’anno precedente (-2,2 %).