Processo Easy Money: un’assoluzione
Prima assoluzione nell’ambito di “Easy money”, il processo che prende il nome dall’operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Rende, lo scorso anno, per una maxi vicenda estorsiva e di traffico d’armi che ha visto coinvolte otto persone. Si tratta di Antonio Gabriele, imputato di detenzione illegale di arma comune da sparo, che era stato arrestato nel marzo 2013 perché durante un blitz dei militari dell’Arma, maturato nell’ambito delle indagini a seguito di intercettazioni telefoniche, era stato trovato in possesso di una pistola calibro 38 e relative munizioni. Difeso di fiducia dall’avvocato Anita Frugiuele, è stato assolto perché il fatto non costituisce reato.
I militari avevano fatto irruzione in casa dell’uomo la mattina del 17 marzo 2013 poiché proprio dall’ascolto delle telefonate intercettate avevano appurato che Gabriele era in possesso dell’arma, che hanno poi trovato nel corso della perquisizione, celata in un mobiletto. A seguito del ritrovamento, l’uomo era stato immediatamente associato alla casa circondariale di Via Popilia.
Nel successivo mese di dicembre era arrivato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e la conseguente richiesta di rinvio a giudizio da parte del Pm Giuseppe Casciaro per gli otto indagati: si trattava, oltre al Gabriele, di Luigi e Pasquale Imperatore, Andrea Nigro, Antonio Dodaro, Gianfranco Bruzzese, Antonio Belsito ed Eugenio Iannotti.
Questi ultimi due hanno patteggiato la pena mentre per Gabriele l’avvocato Frugiuele ha chiesto il giudizio abbreviato, che si è concluso con sentenza di assoluzione da parte del Gup Livio Cristofano. Il Pm aveva richiesto per l’imputato la condanna alla pena di otto mesi di reclusione e duemila euro di multa, tenendo conto della riduzione per la scelta del rito.