Guardia Costiera: esercitazione al largo di Pellaro
Si e' svolta nelle acque antistanti la località di Pellaro di Reggio Calabria, l'esercitazione marittima complessa denominata "Seasubsarex 01/2014". "L'esercitazione, organizzata in occasione della giornata della sicurezza in mare a favore della Lega Navale sezione SUD di Reggio Calabria, si è svolta - spiega un comunicato della Guardia Costiera - sotto gli sguardi attenti e coinvolti di studenti e docenti reggini che erano presenti in gran numero sul lungomare e presso la sede della Lega Navale Sud guidata dal Dott. Antonino Caratozzolo. L'esercitazione, coordinata dal 5* Maritime Rescue Sub Center (Centro Secondario di Soccorso Marittimo) della Direzione Marittima di Reggio Calabria, ha ipotizzato una delle emergenze che potrebbero verificarsi durante la navigazione a seguito di una violenta collisione di due imbarcazioni con un motor-yacht di notevoli dimensioni che mette a repentaglio la vita di 35 persone, simulati dai volontari della Croce Rossa Italiana.
Immediatamente, da bordo di una delle due unità, - continua la nota - il comandante lancia via radio il messaggio di soccorso "May day", che viene ricevuto dalla Sala operativa della Guardia costiera che attiva immediatamente i mezzi disponibili per la salvaguardia della vita umana in mare. Viene disposta l'uscita della motovedetta Guardia Costiera SAR (Search and Rescue) di soccorso e di due battelli pneumatici, richiesto l'intervento dell'elicottero del V Reparto Volo Polizia di Stato e del mezzo navale della Squadra Nautica della Polizia di Stato".
"Intervengono - si legge - anche una motovedetta ed un battello pneumatico del Reparto Operativo Aeronavale e del Comando Provinciale Guardia di Finanza, un battello ed una moto d'acqua dotata di barella galleggiante dei Sommozzatori Vigili del fuoco, il Servizio Suem 118, la Croce Rossa Italiana e l'Arma dei Carabinieri per l'assistenza a terra. Dalle due imbarcazioni da diporto cadono in mare un numero imprecisato di persone, mentre altre trovano temporaneo riparo sulle zattere galleggianti, che nel frattempo alcuni occupanti le imbarcazioni riescono ad attivare. Il recupero dei naufraghi viene effettuato da tutti i mezzi di soccorso intervenuti con l'ausilio di personale specializzato, quali i militari della Guardia Costiera brevettati Rescue Swimmer, abili soccorritori addestrati a trarre in salvo le persone in mare in situazioni particolarmente critiche, cosi' come il personale della Croce Rossa Italiana brevettato OPSA, Operatori Polivalenti del Soccorso in Acqua che operano autonomamente o, secondo le necessità, vengono imbarcati sulle unita' adibite alla ricerca e soccorso in mare. Nel frattempo su una delle due imbarcazioni vi è un principio d'incendio, che viene subito domato grazie all'intervento delle unità di soccorso. Tutti i naufraghi e gli occupanti le zattere vengono tratti in salvo grazie all'intervento dei mezzi navali delle varie amministrazioni operanti in mare che, dopo il recupero in mare e a seguito spiaggiamento sulla costa, affidano alle sapienti cure del personale del Servizio 118 e della Croce Rossa Italiana i naufraghi. Dall'elicottero AW 139 della Polizia di Stato vengono lanciati in mare due sommozzatori che traggono in salvo un ulteriore naufrago. L'esercitazione si conclude con uno scenografico e rombante passaggio sottocosta di tutti i mezzi aeronavali intervenuti all'esercitazione che salutano gli studenti e la cittadinanza intervenuta sul lungomare di Pellaro. Grazie al "gioco di squadra" che tutti gli operatori del soccorso riescono sempre a mettere in pratica, anche e sopratutto nella realta', - si legge infine - a prescindere dall'amministrazione di appartenenza, le operazioni si attuano sempre nel migliore dei modi". (AGI)