Accordo MCT, sindacati per il rilancio del porto di Gioia Tauro
“In un periodo di crisi e di stagnazione dei consumi come quello che sta vivendo non solo l’Italia ma tutta l’Europa riuscire a chiudere un accordo sulla produttività nel porto di Gioia Tauro rappresenta oggi un evento di altissima valenza sociale.” È quanto si legge in una nota del Sul Calabria.
“Abbiamo pensato, innanzitutto, ad uno strumento che potesse migliorare la vita degli operai tentando di armonizzare il binomio lavoro-famiglia attraverso l’adozione di una turnazione che possa coniugare le esigenze dei lavoratori con quelle del porto. – Prosegue la nota - Nel contempo, tenuto conto della difficile situazione economica a causa della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria che interessa ancora oggi circa 300 lavoratori, si è convenuto di inserire un modello di autofinanziamento al reddito che potesse in qualche modo compensare le perdite di salario dovute proprio alla CIGS. Dove non è riuscita la Regione Calabria, disattendendo tutti gli impegni assunti – con il silenzio del sistema - sui percorsi di formazione e le politiche attive che avrebbero dovuto generare le necessarie integrazioni salariali, è riuscita la volontà certosina, degli attori protagonisti, che da mesi hanno costruito mattone su mattone questo accordo. Un accordo che - ci teniamo a sottolineare - si è potuto costruire solo con il fondamentale contributo dei lavoratori ed avrà valore, dopo approvazione da parte loro in referendum, per il periodo interessato alla CIGS. Si tratta di un accordo di portata storica – conclude la nota - sia per i contenuti rivoluzionari rispetto al passato e sia per il proseguimento del percorso intrapreso di riorganizzazione aziendale per il rilancio del porto di Gioia Tauro che si vuole ripresentare nel panorama del transhipment mondiale come modello di efficienza e professionalità.”