Verdi Ecologisti: legge elettorale da cancellare
“La Legge elettorale, partorita dall’attuale maggioranza, approvata in Consiglio Regionale (forse anche illegittimo) è indefinibile a tal punto che nemmeno il leghista Calderoli troverebbe un aggettivo appropriato. Infatti, la legge licenziata dall’Assemblea è una legge che non ha nessuna caratteristica di generalità, ed è stata concepita solo per l’autoconservazione delle poltrone degli attuali consiglieri e assessori regionali.
Quando si scrivono e si approvano le regole del voto – sostiene Aurelio Morrone, Co-Portavoce dei Verdi Ecologisti-Verdi Europei (Calabria), la prima cosa da fare è tutelare la democrazia e la partecipazione, purtroppo in questa legge, fatta su misura, non è garantita né la prima, né la seconda condizione. Anzi, è concepita – precisa Aurelio Morrone - per escludere chi non si allinea a una politica inconcludente e ampiamente discreditata che, ormai, non sa più a quali specchi arrampicarsi. Non è la soglia di sbarramento alta o altissima a determinare la buona politica, ma è ben altro:quale ad esempio l’idea di sviluppo o la capacità e onestà degli uomini che governano.
Se si è pensato che con lo sbarramento al 15% si ferma l’onda di sfiducia che la gente ripone nell’attuale classe politica, si commette un errore madornale. È una legge inadeguata e forse anche illegittima, fatta da una maggioranza in Consiglio Regionale che non ha nessuna legittimazione, non solo per le dimissioni del Presidente dell’Esecutivo, Giuseppe Scopelliti, a causa di una condanna in primo grado, ma per come questa nostra Regione brilli nell’inefficienza e per marginalità in settori strategici, quali: Sanità, Lavoro, Ambiente, ecc.
Si può concepire una legge – s’interroga ancora Aurelio Morrone - per la quale una forza politica o un gruppo di forze politiche che raggiungono il 14,99% dei consensi (quasi 150 mila voti su un totale di circa 1 milione di elettori, tanti hanno votato alle scorse regionali) non abbia diritto ad una rappresentanza? Sì, perché cosi facendo solo i soliti noti riescono a garantirsi un seggio.
Si può concepire una legge che prevede il Consigliere supplente? Sì, perché in questo modo si aumenta il numero di consiglieri e si aggira il numero massimo stabilito dalla legge nazionale (massimo 30 consiglieri), e di conseguenza si aumenta la possibilità di entrare in Consiglio.
Forse -conclude il Co-Portavoce dei Verdi Ecologisti- Verdi Europei (Calabria) - era meglio che questa maggioranza non avesse approvato nulla, poiché peggiora di molto una normativa precedente che, comunque, non brillava per partecipazione. Noi Verdi calabresi avevamo lanciato una proposta un paio di anni fa che, a nostro avviso, da un lato metteva fine al mercato legale e illegale delle preferenze e dall’altro, garantiva la partecipazione di tutti i territori. Ma, come è solito fare, la nostra proposta (che era una legge che introduceva i collegi) è caduta nel vuoto! E poi ci si interroga sul perché la gente non va a votare!”