Legge elettorale, Sem: “Si attivino Governo e ministro Lanzetta”
Ha deciso di appellarsi “al Governo” e “al Ministro per gli Affari regionali Lanzetta” la Sinistra Euromediterranea “affinché sia attentamente valutata l’ipotesi di bocciatura”. Si riferisce alla legge elettorale, definita “aberrante”, approvata dal centro-destra.
“La maggioranza di centrodestra alla Regione Calabria – prosegue la nota del Sem - con l’approvazione della nuova legge elettorale, ha assestato un colpo durissimo alla democrazia, al pluralismo, al principio di rappresentanza. Chiusa nella torre d’avorio di un potere ormai vacillante, agli sgoccioli, ha pensato di far fronte all’incedere dell’antipolitica e dell’ansia di cambiamento innalzando sbarramenti e chiudendo all’ipotesi dell’introduzione della doppia preferenza di genere”.
“E’ inammissibile che una maggioranza senza alcuna credibilità politica, invisa al popolo calabrese, che ha seppellito la Calabria nello sprofondo di un disastro economico, civile, sociale indicibile, abbia potuto, giovandosi della flebile, impercettibile, opposizione del centrosinistra, colpire in maniera così vergognosa il diritto dei cittadini calabresi a scegliersi liberamente i propri rappresentanti in Consiglio regionale”.
“Perché una soglia di sbarramento al 15%? Per fermare Grillo? Per impedire alle forze non allineate e di cambiamento, alle culture critiche, estranee al trasversalismo, di accedere alla massima assise regionale? Non c’è dubbio, la legge presenta evidenti profili di incostituzionalità. E’ una legge discriminatoria, sia nella parte in cui impedisce l’accesso in Consiglio regionale a forze che non raggiungono la soglia draconiana del 15%, sia dove non contempla un meccanismo di riequilibrio della rappresentanza di genere”.