Presentato “Pronti a cambiare!”, il libro di Luigi Iorio

Cosenza Tempo Libero

Pronti a cambiare!”. È questo è il titolo del nuovo saggio dell’avvocato e dirigente socialista, Luigi Iorio. È stato presentato a Cosenza, nei locali della Federazione Provinciale del Partito Socialista.
Il saggio, pone in evidenza e al centro del dibattito alcune problematiche strutturali del nostro tempo, per immaginare e raccontare un Paese diverso. Edito dalla storica casa editrice fondata da Pietro Nenni, “Mondoperaio”, il saggio si articola in due parti. La prima di analisi e approfondimento, la seconda con gli interventi di Susanna Camusso, Gianni Pittella, Andrea Orlando, Nichi Vendola, Riccardo Nencini e Marco di Lello.
Nel testo l’autore racconta dello scarto tra l’avanzamento di una società che produce contenuti e nuovo senso comune e il deficit di rappresentanza politica di tutto ciò, della celerità con il quale il tempo passa e di come nessuno sembra accorgersene. Non la destra, sempre più impegnata a dividersi e moltiplicarsi, e neppure quella sinistra impegnata negli ultimi decenni a reinventarsi in nuovi soggetti politici che ancora poco hanno a che fare con i partiti progressisti e socialdemocratici europei.
L'incontro - moderato dal segretario regionale dei giovani socialisti Francesco Meringolo - è stato aperto da Eduardo Arcieri, coordinatore provinciale dei Giovani Socialisti.

Di grande spessore gli ospiti, come Franco Bruno; i "padroni di casa" Luigi Incarnato e Franz Caruso, rispettivamente segretario regionale e provinciale dei socialisti; Cesare Marini, sindaco di San Demetrio Corone e direttore della rivista "Nuove Lettere Meridionali".
Tanti gli argomenti proposti nel libro del giovane avvocato pugliese socialista che hanno stimolato gli intervenuti.
Franz Caruso, soffermandosi sui limiti della giustizia in Italia, ha espresso l'auspicio che nel paese si possa avviare quella stagione delle riforme che anche sul tema della giustizia manca da troppo tempo.

È stata poi la volta di Cesare Marini che ha sottolineato l'importanza dell'Europa e di come è necessario dare vita a una maggiore integrazione europea, necessaria in un contesto come quello attuale, ma si è anche soffermato sul tema di una Europa diversa, più vicina al cittadino e di certo meno austera.
È stata poi la volta di Franco Bruno, invitato ad intervenire sul tema della scarsa mobilità sociale e sui dati impietosi che emergono dal saggio, il quale ha elencato quelle che ha suo avviso sono le cause in un paese che spesso è incapace di sentirsi europeo.
Luigi Incarnato, infine, si è soffermato sulla grande opportunità che l'Europa rappresenta per l'Italia e per il mezzogiorno in un contesto in cui la posizione strategica nel mediterraneo è la "chiave di accesso" verso il medio oriente e i nuovi mercati asiatici.
Secondo Iorio è invece questo il tempo delle scelte, il tempo del ritorno a una politica forte, che sappia creare gli spazi di progettualità e di vita collettiva per ricercare un modello di sviluppo sostenibile e compatibile con il mutamento sociale.

Il tempo per la sinistra di ritrovare coraggio, di riappropriarsi della sua “mission” originaria, ultracentenaria ed internazionalista. L’obiettivo è quello di ricercare soluzioni condivise, superando definitivamente le ricette neoliberiste, alla radice della desertificazione socio-economica. L’approdo deve essere una nuova sinistra di governo, costruita partendo, non come accaduto in passato, dall’assemblaggio di storie politiche culturalmente distanti tra loro, ma da un comune bagaglio ideale, come collante di un progetto innovativo.