Asp Catanzaro, Mancuso: “La situazione all’ospedale di Lamezia non è drammatica come descritto dal Tdm”
Il direttore generale dell’ASP di Catanzaro, Gerardo Mancuso, risponde a Daniela Tolomeo, presidente del Tribunale per i diritti del Malato (TDM) di Lamezia Terme, per precisare che le cose non stanno esattamente come viene rilevato dalla stampa in merito ad alcuni aspetti che riguardano la Dialisi e altri reparti dell’ospedale “Giovanni Paolo II” e dichiara che
“Intanto, l’Azienda circa un anno e mezzo fa ha predisposto un intervento di manutenzione straordinaria sulla dialisi di Lamezia con rifacimento completo del gruppo di osmosi, degli impianti e della struttura con adeguamento dei locali. Tale progetto è stato deliberato con atto formale e, per una norma di legge intervenuta, non si è potuto adottare. Abbiamo chiesto al Dipartimento alla Salute per ben due volte e con interlocuzioni verbali lo sblocco ma ancora nulla è accaduto e ciò giustifica la impossibilità di iniziare I lavori che avevamo deliberato”.
“Ma è bene precisare - afferma ancora Mancuso - che la situazione non è drammatica come si è voluto evidenziare. Infatti, il 10 Aprile scorso i NAS hanno effettuato un sopralluogo elevando delle infrazioni generiche e comunque che non inficiano la qualità e la sicurezza dei servizi sanitari erogati, se vogliamo le cose più serie sono la vetustà di alcuni arredi, ma qui francamente non credo sia un problema comperarli, e la sconnessione del pavimento. Abbiamo proprio in questi giorni inoltrato un ennesimo sollecito al Dipartimento e chiederò un incontro per superare le questioni ostative che impediscono l’inizio dei lavori”.
“Se non c’è proprio da criticare - sottolinea - è l’azione di ristrutturazione e di messa a norma dell’ospedale di Lamezia, un ospedale che ha visto cambiare volto sia in termini strutturali che funzionali. Molti reparti sono stati ristrutturati, molti servizi comuni sono stati adeguati e molte attività tecnologiche sono state introdotte, forse non ci si accorge che cosa accade attorno perché il pensiero è predisposto alla critica e non a costruire i percorsi”.
Mancuso conclude: “Questa terra è destinata a non risollevarsi fino a quanto ci saranno questi pensieri. Mi sembra strano che ricevo i compiacimenti dell’utenza ma non quelli del TDM con cui abbiamo lavorato in questi anni per risolvere le questioni che mi sono state evidenziate. Pazienza.”