Professioni non riconosciute. Con la Legge 4/2003 dignità e status a 3 milioni di esperti
Accanto alle professioni che sono già organizzate in ordini e collegi, si sono sviluppate in Italia quanto nella nostra regione, molte attività non rappresentate - nonostante raccolgano un importante bacino di esperienze - da nessuna organizzazione che ne tuteli le competenze. Tra questi ad esempio i pubblicitari, piuttosto che i grafici, i tributaristi o consulenti e periti. Come anche guide turistiche, amministratori di condominio e bibliotecari. La legge numero 4 del 2003, ha però - e finalmente - dato il giusto riconoscimento a questo tipo di professioni.
Per spiegare e promuovere lo strumento normativo, il Cepas (Organismo di certificazione delle professionalità e della formazione) insieme al Parco Scientifico e Tecnologico di Crotone, ha organizzato un seminario che si è svolto presso la Lega Navale. Scopo dell’incontro, rivolto ai professionisti, quello di far comprendere quanto sia importante approfondire il tema della competenza e della qualità dei servizi offerti a tutela, specialmente, del consumatore.
La legge nr. 4, hanno spiegato gli organizzatori, non è però un punto d’arrivo quanto invece uno di partenza e che da dignità e status ad oltre 3 milioni di uomini e donne, professionisti, che hanno atteso per anni di vedere tutelato il loro lavoro. La norma consente infatti di definire, nero su bianco, i requisiti principali perché un’associazione possa definirsi “di categoria” e poter chiedere dunque di comparire nell’elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico.