Celebrato il 240° anniversario di fondazione della Guardia di finanza

Calabria Attualità

Si è celebrato oggi, nella caserma “P. Laganà” di Catanzaro, il 240° anniversario di fondazione della Guardia di finanza. Analoghe iniziative sono state promosse nei singoli comandi provinciali.

Quest’anno le celebrazioni si sono svolte a carattere interno e improntata alla massima sobrietà, con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti del Corpo, collocato nel cortile della storica caserma “Soveria Mannelli” sede del Comando Provinciale di Catanzaro.

Alla celebrazione era presente il Comandante Regionale Calabria, Generale di Brigata Gianluigi Miglioli, che nel suo intervento ha ringraziato tutti i militari del Comando Regionale per le attività svolte.

A seguire poi la consegna delle ricompense morali ai militari che si sono particolarmente distinti e delle “Medaglie Mauriziane” al merito di dieci lustri di carriera militare a Ufficiali e Sottufficiali in servizio ed in congedo.

Come è stato sottolineato nel corso delle celebrazioni, le attività della Guardia di Finanza punta a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti locali per garantirne il corretto impiego, consolidando inoltre la lotta all’evasione fiscale e alla ‘ndrangheta, puntando decisamente al sequestro dei patrimoni illecitamente accumulati.

Sono stati forniti anche dei dai: per reati fiscali, da inizio anno, sono stati posti in sequestro beni per un controvalore di 2,4 milioni di euro, mentre a 26,3 milioni di euro ammonta il valore delle proposte e 8,1 milioni di euro è il valore dei beni sequestrati per equivalente.

Per la tutela della spesa pubblica, da inizio anno i finanziamenti pubblici illecitamente percepiti/richiesti ammontano a 87 milioni di euro, di cui 5 per frodi agli enti previdenziali ed assistenziali.

Nel settore contabile ed amministrativo, in collaborazione con la Corte dei Conti, sono stati eseguiti 44 interventi ed accertati danni erariali per un valore pari a 31,3 milioni di euro.

La Guardia di Finanza, quale Organo di polizia economico-finanziaria a competenza generale, è impegnata in una capillare azione di prevenzione e contrasto alla “ripulitura” dei capitali illeciti nei tessuti economici e finanziari, sia attraverso l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette (sono 564 quelle concluse dai Reparti del Comando Regionale), sia con l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria (39 quelle effettuate con denaro e valori illegalmente trasferiti per 1,8 milioni di euro); aggressione ad ogni forma di ricchezza riconducibile a contesti delinquenziali con il “sistematico” ricorso all’esecuzione di accertamenti patrimoniali che, nel periodo in esame, hanno riguardato 682 soggetti con il conseguente sequestro/confisca di beni per complessivi 664 milioni di euro. Parimenti significativo è il valore dei beni proposti per il sequestro pari a 613 milioni di euro; contrasto all’usura con 5 interventi conclusi e 42 soggetti denunciati a piede libero all’A.G..

Nell’ambito della tutela del mercato dei beni e dei servizi, continua l’impegno nella lotta alla contraffazione, al falso made in Italy ed alla commercializzazione di prodotti non sicuri o dannosi per la salute. Sono stati sequestrati complessivamente 1.341.984 pezzi per un valore complessivo 5,3 milioni di euro.

Il Reparto Aeronavale di Vivo Valentia ha effettuato 567 missioni con 149 ore di volo e oltre 2.800 ore di moto di cui 611 (a fronte di 92 missioni dedicate) a favore dell’Agenzia Frontex e, a contrasto dell’immigrazione clandestina, ha individuato 1.056 persone, arrestato 11 “scafisti” e sequestrato 3 natanti.

Sempre nel campo degli stupefacenti, per fornire solo un dato esemplificativo, sono stati sequestrati da inizio anno da tutte le Forze di Polizia su tutto il territorio nazionale circa 1.400 chilogrammi di cocaina di questi, ben 700, solo nel porto di Gioia Tauro dalla Guardia di Finanza calabra, ciò a dimostrazione della forte azione in atto contro la ‘ndrangheta ed i suoi traffici illeciti.

Anche presso la caserma “Salvatore Caravelli”, sede del Comando Provinciale di Reggio Calabria, è stato celebrato il 240° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.

Pur non rinunciando alla solennità dell’evento, la cerimonia è stata improntata alla massima sobrietà così come richiesto dal difficile e delicato momento economico che la nazione sta attraversando.

Il Comandante Provinciale Col. t.ST Alessandro Barbera, ha tracciato il consuntivo dell’attività svolta nel corso dei primi cinque mesi del 2014 dai reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Reggio Calabria.

In questo arco temporale le fiamme gialle reggine, in aderenza alle linee di indirizzo tracciate dal Ministro dell’economia e delle Finanze, sono state impegnate nel contrasto all’evasione fiscale, alle frodi nel settore della spesa pubblica, alla criminalità economica e finanziaria anche di stampo ‘ndranghetistico, privilegiando l’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati.

Nel corso della cerimonia sono stati premiati i militari che, nell’ultimo anno, si sono particolarmente distinti nell’attività operativa.

Lotta all’evasione fiscale | I Reparti del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno concluso complessivamente 50 verifiche fiscali che hanno consentito di constatare 23 mil. di € di Iva dovuta, maggiori elementi positivi di reddito per 104 mil. di €; costi non deducibili pari a 4 mil. di €. A fronte di tali risultati e a garanzia della pretesa erariale sono state avanzate proposte di sequestro per equivalente pari a circa 3 milioni di euro mentre i sequestri effettuati ammontano ad € 7,6 milioni. I soggetti denunciati all’A.G. per violazione al D.Lgs 74/2000 sono stati 47.

Circa 1 milione di euro, tra elementi positivi di reddito e costi non dichiarati, sono già stati recuperati a tassazione a seguito dell’adesione da parte dei contribuenti ai processi verbali di constatazione elevati.

Nel mese di marzo, la dipendente Compagnia di Palmi ha scoperto una maxi evasione fiscale da oltre 14 milioni di euro che ha consentito di denunciare due responsabili e sottoporre a sequestro beni aziendali per circa 500.000 euro. In particolare al termine di una accurata verifica fiscale condotta anche attraverso lo strumento delle indagini finanziarie, i militari hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Palmi, due soggetti che al fine di evadere le imposte, hanno presentato una infedele dichiarazione dei redditi e, al fine di non consentire la ricostruzione del volume d’affari della società verificata, hanno occultato le scritture contabili. La meticolosa ricostruzione dei redditi riconducibili alla società verificata ha consentito di accertare una evasione fiscale di 14.700.000 euro ai fini Iva, II.DD. ed IRAP, nonché di circa 3 milioni di Iva dovuta.

I controlli in materia di scontrini e ricevute sono stati 2.466 ed il 44,82% è risultato irregolare.

Sono stati scoperti nr. 53 lavoratori in nero e/o irregolari e sono stati verbalizzati nr. 63 datori di lavoro.

Tutela della spesa pubblica | In tale delicato comparto sono stati accertati 7 milioni di euro di finanziamenti pubblici (comunitari, nazionali e locali) indebitamente percepiti/richiesti di cui, oltre 1 milione riguardano frodi agli enti previdenziali ed assistenziali.

Nel mese di febbraio il dipendente Gruppo di Gioia Tauro, nell’ambito di una articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, ha individuato un sodalizio criminale dedito alla commissione di reati di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, bancarotta fraudolenta, frode fiscale continuata e riciclaggio dei proventi di detta illecita condotta.

L’attività di indagine si è conclusa con l’iscrizione nel registro degli indagati di nr. 13 persone di cui 6 raggiunti da provvedimenti restrittivi della libertà personale tutti appartenenti a vario titolo al predetto sodalizio criminale, inoltre, si è proceduto al sequestro preventivo di nr. 01 capannone industriale per un valore stimato di oltre due milioni di euro.

Aggressione dei patrimoni della criminalità economica ed organizzata | 141 sono i soggetti denunciati per reati bancari, finanziari, societari e fallimentari mentre nell’ambito delle investigazioni antiriciclaggio sono stati individuati beni distratti dal patrimonio aziendale per un valore di 1 milione di euro. 181 sono state le segnalazioni per operazioni sospette approfondite.

Nella provincia reggina il contrasto alla criminalità organizzata costituisce una priorità strategica per il Corpo.

Sono stati effettuate investigazioni patrimoniali nei confronti di 386 soggetti riconducibili direttamente o indirettamente alle cosche di „ndrangheta e i valori proposti per il sequestro ammontano a ben 544 milioni di euro. 641 milioni di euro è il valore dei beni sequestrati ( tale importo comprende anche le proposte effettuate gli scorsi anni ed eseguite, a seguito di appositi decreti emessi dall’A.G., quest’anno) mentre 4 milioni è il valore complessivo dei beni confiscati.

Nel mese di marzo il dipendente Nucleo Polizia Tributaria – GICO – unitamente allo SCICO di Roma hanno effettuato il sequestro di beni mobili ed immobili nonché attività commerciali e disponibilità finanziarie per circa 420.000.000 di euro a carico di potenti cosche della ndrangheta operanti nella zona Jonica di Reggio Calabria. Le articolare indagini di polizia giudiziaria coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno messo in risalto la rilevante sperequazione fra redditi dichiarati e l’incremento patrimoniale registrato, negli ultimi 15 anni, nei confronti di 40 persone ritenute essere affiliate alle più pericolose cosche della ndrangheta.

Nel mese di maggio il dipendente Gruppo di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione denominata “Coffee Break” ha sottoposto a sequestro un ingente patrimonio mobiliare, immobiliare e societario, per un valore stimato di circa 10.000.000 di euro, nei confronti di noti imprenditori reggini ritenuti essere organaci ad una nota cosca operante nella zona Nord della città.

Contrasto ai traffici illeciti | Il continuo monitoraggio dei movimenti merci nel Porto di Gioia Tauro e i mirati approfondimenti info-investigativi hanno consentito, alle fiamme gialle reggine, di sequestrare, nei primi 5 mesi del 2014, circa 800 kg di sostanze stupefacenti, traendo in arresto nr. 01 soggetto e circa 43.000 prodotti contraffatti.

Nel mese di febbraio il dipendente Gruppo di Gioia Tauro, ha proceduto alla denuncia di nr. 12 persone di cui nr. 5 destinatari di Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, per contrabbando di sigarette contraffatte. In particolare le indagini, coordinate dalla Procura di Palmi, permettevano di ricostruire le attività di un sodalizio criminoso che provvedeva ad inviare le sigarette contraffatte dalla Piana di Gioia Tauro verso il Nord Italia, ove venivano commercializzate.

Contrasto nel settore di altri tipi di reato | Nel mese di aprile il dipendente Gruppo di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione “Overbooking” ha sottoposto a sequestro preventivo il patrimonio aziendale di una agenzia di viaggio per un valore complessivo di circa 200.000 euro. La titolare è stata tratta in arresto poiché le indagini hanno consentito di accertare che tramite artifizi e raggiri si faceva anticipare dai clienti le somme dovute per l’acquisto di pacchetti vacanze o di biglietti aerei, salvo poi non effettuare le prenotazioni per gli acquisti pattuiti, attribuendo responsabilità a sovra-prenotazioni (overbooking), effettuate dal tour operator o dalla compagnia aerea, inoltre era solita clonare le carte di credito usate per i pagamenti per utilizzare i dati carpiti per acquisti di altri pacchetti viaggio e prenotazioni che gli ulteriori clienti dell’Agenzia di viaggio pagavano in contanti.

Non appena resa nota mediaticamente l’attività di servizio le denunce di clienti truffati alla Guardia di Finanza sono aumentate in maniera esponenziale.

Contrasto all’immigrazione clandestina | L’attenta vigilanza delle coste reggine ha consentito, in collaborazione con le altre forze di polizia, di effettuare nr. 03 interventi, di soccorrere 337 migranti, di arrestare nr.05 scafisti e di sequestrare nr. 02 imbarcazioni.

Soccorso alpino | Nei primi 5 mesi del 2014 il soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Santo Stefano in Aspromonte ha effettuato 03 interventi di soccorso nell’ambito dei quali i militari hanno prestato la propria assistenza a tre escursionisti in difficoltà e hanno partecipato, unitamente agli altri enti, alla ricerca di due persone scomparse.