Riformisti italiani lettera al sindaco di Cutro

Crotone Politica
Visconte Frontera

"Gent.mo Signor Sindaco, tra i personaggi illustri originari di Cutro, un posto di rilievo non può non spettare a Visconte Frontera, che lì è nato, ha mosso i primi passi sul terreno arduo della politica, ha avviato il percorso della sua prima formazione per prendere il volo verso altri lidi e sedi universitarie, per poi insediarsi stabilmente nella vicina città di Crotone." Lo si legge in una nota dei Riformisti italiani.

"Visconte Frontera, in tutta - continua la nota - la sua esistenza, si è contraddistinto per profondo impegno civile, forte passione politica e costante servizio alla comunità, mettendo in pratica gli insegnamenti del padre, Vito Frontera, farmacista antifascista e dirigente socialista che, durante le battaglie per l’occupazione delle terre incolte, divenne punto di riferimento per i contadini e la popolazione agricola diseredata e, caduto il regime fascista, fu portato in municipio a furor di popolo e nominato commissario prefettizio dello stesso comune. Visconte mantenne sempre vivo e saldo il legame con la propria terra d’origine, rafforzando le sue radici che gli consentirono di fare il salto, meritando ruoli sempre più importanti di dirigente politico riconosciuto, segretario provinciale del Partito Socialista di Crotone, Sindaco della stessa città e protagonista decisivo nella battaglia per l’elevazione di Crotone a Provincia. Non riuscì a coronare il suo percorso politico con la conquista di ruoli di massima rappresentanza in quanto coinvolto, senza colpa, nell’operazione mediatico-giudiziaria, nota come “Mani Pulite”, che azzerò il PSI e la sua classe dirigente.

Lo scorso 24 Aprile è stata la ricorrenza del decennale della sua scomparsa e pertanto, tenendo conto delle disposizioni di legge in materia di variazione toponomastiche (legge n. 1188 del 23 Giugno 1927, art. 2-3, e DPR n. 223 del 30 Maggio 1989, art. 41, comma 3), chiediamo alla S.V. di voler avviare l’iter per l’intitolazione di una strada/piazza nel Comune di Cutro allo stesso Visconte Frontera per onorarlo di un sito che possa tener viva la sua memoria. Siamo convinti che l’Amministrazione da Lei guidata ha la sensibilità necessaria per riconoscere al suo illustre concittadino il posto e la memoria che gli spettano nel luogo in cui ebbe i natali, la formazione di base ed i valori impiegati nella sua quarantennale lungimirante azione politica ed attività amministrativa che portarono tutto il comprensorio ad elevarsi a Provincia.

L’amministrazione comunale di Cutro - concludono i riformisti italiani - potrà in tal modo porre fine alla congiura del silenzio, che ha riguardato Visconte Frontera così come tanti altri dirigenti socialisti, consapevoli solo di essere stati tali, e ridare la convinzione di vivere in uno stato civile e democratico che non ricorre alla condanna della morte civile sia in vita che dopo la stessa morte, non degna di un paese libero come quello italiano.