Reggio: proposta riutilizzo artistico del Tapis Roulant
Riceviamo e pubblichiamo nota stampa di Filippo Sorgonà, Operatore Culturale in cui si propone un riutilizzo artistico del Tapis Roulant in via Giudecca a Reggio Calabria:
“Ormai esiste e ce ne dobbiamo fare una ragione; il Tapis Roulant impatta alla vista nella storica via della Giudecca quasi si fosse all’interno di uno scalo internazionale di trasporti mentre ci ritroviamo in pienissimo Centro cittadino.
Accolto e realizzato fra polemiche ed acclamazioni eclatanti l’Opera funziona a tratti ed ha dei costi esorbitanti di manutenzione ma non è mai decollata veramente svolgendo solo in parte quel ruolo strutturale di “cucitura” fra parte bassa e parte alta della città.
La suggestiva idea è rimasta sempre orfana di “incentivi” all’uso ed il Tapis Roulant sembra oggi un mostro di metallo, cemento e vetro che ingombra anche in maniera goffa uno dei più suggestivi e storici scorci cittadini.
Al contempo la sua stessa natura si presta ad un “riutilizzo” di tipo artistico senza dubbio più avvincente rispetto alla sua ordinaria funzione; da Tunnel freddo e tecnologico può divenire “Galleria d’Arte” per esposizioni tematiche periodiche e grandi Mostre. Non solo sarebbe ideale per accogliere opere di Accademia Belle Arti e Facoltà Architettura ma si presterebbe anche ad ospitare progetti artistici itineranti di arte contemporanea ed arti grafiche e finanche di Arte di Strada e Musica.
Questo “contenitore” si presta bene sia ad “installazioni” audio-video che ad illuminazioni scenografiche sperimentali e tanto altro.
Dopo proposta inascoltata su Miramare come “Ostello d’Arte” ( non è ancora giunto alcun contatto formale da alcuna Istituzione per sviluppare idea malgrado vi siano stati riscontri positivi a più livelli) spero che trovi ascolto almeno questa che ovviamente va concepita dentro un intero “sistema cultura” cittadino che non può non acquisire la connotazione di “rete” in cui le migliori realtà cittadine ( Teatri, Musei , Gallerie, Monumenti..) vanno a confluire valorizzandosi a vicenda.
Reggio Bella è possibile, Reggio Gentile anche ma chi dovrebbe farla se non i cittadini e le Istituzioni con complicità e partecipazione fattiva ed armoniosa?”