‘Ndrangheta: Vibo, tolta scorta a primo testimone giustizia
L'Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale (Ucis) del Ministero dell'Interno ha disposto la revoca della tutela nei confronti del fotografo di Vibo Valentia, Nello Ruello, primo testimone di giustizia vibonese.
Il provvedimento, notificato stamane a Ruello dalla Guardia di finanza, non viene motivato ma viene unicamente spiegato che la "tutela su auto non protetta" nei confronti di Ruello viene sostituita con una "vigilanza generica radio collegata con sosta" nei pressi dell'abitazione e del negozio di Ruello, sito nel centro di Vibo Valentia.
Per lo Stato, Nello Ruello - sotto protezione da oltre 8 anni per aver denunciato e fatto condannare per usura ed estorsione esponenti di primo piano del clan Lo Bianco di Vibo - non è piu' in pericolo. Grazie alle dichiarazioni di Ruello (operazioni "Flash" e "Nuova Alba") è stata accertata per la prima volta in sede giudiziaria, con sentenze definitive, l'esistenza del clan mafioso dei Lo Bianco.
Ruello è anche vicepresidente dell'associazione antimafia "Riferimenti" guidata da Adriana Musella. Contattato dall'Agi, il testimone di giustizia ha dichiarato che "così si vuole la sua morte" dicendosi poi "stupito per il provvedimento a fronte del mantenimento della scorta nei confronti di politici condannati". L'avvocato Giovanna Fronte, legale di Ruello, ha invece preannunciato che "farà di tutto perché venga riassegnata la tutela a Ruello". (AGI)