Cisal Vibo Valentia lettera aperta al dg Antoniozzi
Il Segretario provinciale aggiunto della Cisal, Flippo Curtosi, ha inviato al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria, Florindo Antoniozzi, una lettera aperta per conoscere lo stato d’arte del progetto per la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero di Vibo Valentia.
“Pur riconoscendo il suo apprezzabile, costante e competente impegno volto a superare le quotidiane difficoltà che affiorano attorno all’odierna attività sanitaria – scrive Filippo Curtosi al manager dell’Asp – questo Sindacato avverte forte il bisogno di avviare un confronto sulle principali e prioritarie problematiche che interessano tutto il panorama dei servizi aziendali che nei giorni scorsi è stato oggetto di una accurata riunione della Segreteria provinciale della Cisal, integrata dai dirigenti del settore sanità. Con al centro dei lavori la condizione della sanità nel territorio vibonese nei suoi più disparati aspetti che vanno dalla organizzazione dei servizi sanitari ed amministrativi al miglioramento degli attuali ed emergenti disagi dovuti alla carenza organica per il non ancora superato blocco del turn over, l’incontro ha avuto nell’esame del problema legato alla realizzazione del nuovo ospedale la parte più dibattuta. E’ a tutti noto, e da qui è stata raccolta la pervenuta sollecitazione da parte di numerosi cittadini, che il percorso per la costruzione della nuova realtà sanitaria è costellato di silenzi. Duole evidenziare che al cittadino vibonese che si chiede i tempi e le modalità per raggiungere questo necessario quanto ambito intervento strutturale sullo scenario della sanità vibonese continua a non pervenire alcun tipo di risposta. Credo non esistano dubbi sul fatto che Vibo Valentia e dintorni hanno bisogno di rimodellare il proprio sistema organizzativo sanitario ed in questo contesto il nuovo ospedale rappresenta l’occasione ideale per rifondare nuove speranze nel cittadino utente della salute pubblica. Da qui il nostro appello: Signor Direttore Generale faccia sapere, cortesemente, all’opinione pubblica vibonese a che punto è l’iter, lo stato d’arte del progetto al fine di capire se possono essere rinsaldate anche qui le speranze per una sanità all’altezza dei tempi, e quindi in grado di evitare talune e dannose denunce che spesso si ripercuotono ingiustamente sull’attività di ogni giorno. Ponga, se possibile, la sua massima attenzione e assicuri anche qui che l’opera è più di una speranza. La crisi alla Regione Calabria, le dimissioni del Presidente Giuseppe Scopelliti, per i motivi a tutti noti, la scarsa attenzione dimostrata dalla classe politica vibonese al problema “ospedale nuovo” hanno scaricato nuovi dubbi sulla motivata celerità invocata. La Cisal confida nella sua opera di rimozione di tutti gli ostacoli che si frappongono a quella parte critica della gestione odierna che impedisce l’erogazione normale dei servizi sanitari e crede nella opportunità che Ella si faccia carico di una nuova spinta propulsiva verso il nuovo ospedale. L’opinione pubblica – avverte il massimo responsabile della Cisal provinciale - è stanca di subire rinunce e delusioni e chiede che la sanità venga posta in primo piano rispetto agli altri problemi sociali proprio per consentire il più pieno diritto alla salute. Siamo, altresì, certi che il fermo e determinante impegno del Prefetto, Giovanni Bruno, stia aiutando la sanità a combattere con concretezza ogni difficoltà. Vibo Valentia ha bisogno di dare risposte certe alla quotidiana domanda di salute che sale dalla popolazione ed in questa direzione viene considerata di grande e significativa importanza l’iniziativa della massima autorità territoriale di governo. A nessuno sfuggirà che nel 1998 l’allora Direttore Generale, Michelangelo Lupoi, che i vibonesi ricorderanno per la sua fredda ed incisiva determinazione nel guidare e risolvere i problemi dell’Azienda sanitaria, presentò il plastico del nuovo ospedale. Fu un evento storico e non ebbe, purtroppo, il seguito propiziato e sperato perché alla Regione Calabria non piacque, ad un certo punto, il colore di appartenenza politica del prestigioso manager reggino, per cui cadde ogni aspettativa. Né le successive gestioni di Loiero e poi quella di Scoopelliti – conclude Filippo Curtosi - aiutarono i vibonesi a continuare a credere nel grande e legittimo sogno dei vibonesi. Signor Direttore Generale,i vibonesi hanno diritto di capire se l’ospedale verrà realizzato e se sì quando, visto che gli annunci fin qui conclamati hanno condotto all’attuale silenzio.