Melito Porto Salvo e Condofuri controlli a strutture turistiche e lidi

Reggio Calabria Cronaca

Nella ultime settimane, personale del Corpo forestale dello Stato, afferente al Comando Stazione di Melito Porto Salvo, della Guardia Costiera, in forza alla Delegazione di Spiaggia di Melito Porto Salvo, e del Comando della Polizia locale di Melito Porto Salvo, nell’ambito delle attività predisposte dalla Prefettura di Reggio Calabria ed a seguito delle indicazioni pervenute dalla Commissione Straordinaria che guida il comune di Melito Porto Salvo, ha effettuato numerosi controlli su strutture ricettive e lidi balneari, riscontrando, in alcuni casi, anche gravi irregolarità che hanno portato a sequestri penali ed al deferimento dei presunti responsabili alla competente Autorità Giudiziaria.

In particolare, in località “Pilati”, all’interno di uno stabilimento balneare, è stata riscontrata la realizzazione di interventi edilizi in assenza del permesso di costruire, ovvero in difformità alle autorizzazioni già ottenute, in area sottoposta al vincolo paesaggistico, ferroviario e derivante dal Piano Assetto Idrogeologico. Oltre a tale irregolarità, inoltre, è stata evidenziata l’occupazione abusiva di suolo demaniale. Le attività hanno portato al sequestro, tra l’altro, di nove corpi fabbrica, realizzati in pannelli in calcestruzzo e posti su una platea in cemento, in quanto realizzati in totale difformità ai permessi edilizi ottenuti. Per tali violazioni di legge è stato deferito in stato di libertà il titolare del complesso, tale S.M, di anni 50.

In una seconda operazione, sul lungomare di Melito Porto Salvo, all’interno di villaggio-camping, i controlli effettuati hanno evidenziato, anche in questo caso, presunte violazioni della normativa urbanistico-edilizia e paesaggistica. In particolare, è stata riscontrata la presenza di ventisette casette in legno ancorate ad un basamento in cemento, annesse ad altrettante roulottes in modo tale da formare un unico corpo di fabbrica, il tutto realizzato senza alcun titolo abilitativo. Contestualmente, diversi ulteriori corpi fabbrica sono risultati privi di permesso di costruire ossia in significativa difformità ai progetti presentati ed autorizzati dall’Ufficio Tecnico comunale. Anche in questo caso, un soggetto, V.F, di anni 50, è stata deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per violazione della normativa paesaggistica, urbanistico-edilizia comprendente anche la lottizzazione abusiva, e per violazione del Codice della Navigazione, in quanto gli interventi edilizi erano stati realizzati entro la fascia di 30 metri dal confine demaniale senza le prescritte autorizzazioni. Ulteriori indagini, inoltre, portavano gli agenti operanti ad evidenziare un presunto furto d’acqua, in quanto l’intera struttura veniva rifornita per il tramite di un pozzo artesiano realizzato abusivamente senza le prescritte autorizzazioni ed il relativo pagamento dei dovuti canoni concessori.

Sulla Via Marina di Melito Porto Salvo, inoltre, in un terzo intervento veniva constatata la presenza di un chiosco per la somministrazione di alimenti e bevande di dimensioni di circa cinquanta metri quadrati, intestato ad un circolo privato, che era stato realizzato in un’area demaniale prima della data di decorrenza prevista dalle autorizzazioni comunali. Da ulteriori accertamenti, inoltre, veniva accertato che l’energia elettrica impiegata per il funzionamento degli apparecchi presenti nel chiosco veniva ricavata da un allaccio realizzato in maniera abusiva e privo di contatore. Con tali presupposti, venivano deferiti in stato di libertà tali T.S., di anni 63, e P.A., di anni 37 anni, per violazione del Codice della navigazione e furto di energia elettrica. Anche in questo caso la struttura veniva posta sotto sequestro e messa nella disponibilità dell’Autorità Giudiziaria procedente.

In un ulteriore intervento, effettuato sulla Via Marina di Condofuri dal solo personale del Corpo forestale dello Stato e della Guardia Costiera, sempre in una struttura turistico-balneare, sono state riscontrate gravi irregolarità, sempre nel settore urbanistico-edilizio. In questo caso, sono state poste sotto sequestro penale sette strutture edilizie realizzate in totale difformità alle autorizzazioni comunali ed è stato contestato il reato di occupazione abusiva di suolo demaniale in quanto parte delle strutture sequestrate insistevano su proprietà pubblica. Con tali presupposti, è stato deferito in stato di libertà tale I.C., di anni 73.

In considerazione dei risultati operativi ottenuti e delle direttive ricevute, i controlli interforze continueranno anche nei giorni a seguire.